Troppi accessi alle Cascate di Cittiglio nonostante i divieti, Magnani: “Possibili multe per chi entra”
Nonostante il divieto, la gente persiste ad entrare nell'area e il sindaco pensa a più controlli e multe. Anche domenica scorsa un uomo è stato recuperato dal personale di soccorso
L’ultimo episodio è di domenica scorsa: un uomo è rimasto bloccato su un versante delle cascate di Cittiglio ed è stato necessario l’intervento di diverse squadre – i Vigili del Fuoco, gli uomini del SAF e un elicottero partito da Torino – per metterlo in salvo.
Solo un brutto spavento fortunatamente, ma le cascate di Cittiglio continuano ad essere pericolose e in passato, purtroppo, un ragazzo ha perso la vita mentre sono stati diversi i casi di persone che si sono trovate in difficoltà o ferite.
L’accesso al parco e alla zona infatti è vietato da almeno tre anni. «Il messaggio, purtroppo, non è ancora arrivato a tutti – sottolinea il sindaco Rossella Magnani -. Le cascate sono chiuse perché sono pericolose: i suoi versanti sono franosi ed una zona in continuo spostamento. C’è un pericolo reale».
Nonostante i cartelli infatti, molte persone continuano ad accedere al bosco e ora l’amministrazione sta valutando la possibilità di inserire delle multe per chi entra nell’area: «Faremo presto un incontro con la Polizia Locale e con la Polizia Forestale per cercare di capire come intervenire in modo più efficace e se c’è la possibilità di intensificare i controlli. Stiamo valutando anche l’ipotesi di sanzioni amministrative per chi non rispetta il divieto».
E continua: «Come amministratori locali e come cittadini siamo i primi ad amare le nostre cascate, ma finché l’area non viene dichiarata sicura non possiamo farlo». All’ingresso sono stati posizionati cartelli in lingua italiana e inglese che avvertono del divieto di ingresso. Il sindaco è consapevole che le cascate potrebbero essere un volano per il turismo del paese, ma questa ipotesi al momento non è percorribile. Per rimettere in sicurezza i tre livelli delle cascate servirebbero fondi molto sostanziosi.
Intanto, durante l’autunno è stato sistemato un sentiero e sono stati rimossi degli alberi con dei fondi che l’amministrazione precedete aveva già destinato all’area. «Al momento non ci sono bandi che potrebbero aiutarci in questo senso, ma siamo sempre attenti e continuiamo a guardarci in giro. Rispetto alle risorse di suolo inoltre, le nostre priorità al momento sono la messa in sicurezza dell’area del Ghetto e della Sciareda dove ci sono case e abitazioni ed è necessario mettere il paese al sicuro da possibili frane».
La zona del Verbano infatti, è sempre più colpita da smottamenti dovuti ad alluvioni, l’ultimo è successo solo qualche settimana fa, il 5 giugno, quando lo stesso sindaco Magnani è rimasto bloccato a Vararo per una frana di sassi e tronchi che ha bloccato la strada.
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