Le ondate di calore su Varese con l’anticiclone africano che vince su quello atlantico
A Varese si è verificato il maggior aumento delle temperature dagli anni '60 ad oggi (ben 3.5 gradi in 50 anni) e periodi prolungati con temperature molto al di sopra delle medie. Il bilancio del Centro geofisico prealpino
La rincorsa è partita dall’agosto 2003 con un caldo asfissiante anche sopra la verde provincia di Varese: penuria idrica, crisi dei laghi, razionamento dell’acqua. Si pensava ad un fenomeno passeggero ma le statistiche parlano invece di una progressione che negli ultimi 50-60 anni hanno portato un incremento delle temperature medie estive di 3,5 gradi. Un esempio riportato dal bilancio del Centro geofisico prealpino che, tabelle alla mano, spiega a che punto siamo col caldo e soprattutto di «questo caldo», cioè della fornace che già per la seconda volta nel corso dell’estate avvolge tutto e tutti per giorni con punte che vanno ben oltre i 30 gradi cui eravamo un tempo abituati come soglia per esternare l’espressione: «Che caldo!».
Tutta colpa dell’anticiclone africano che vince su quello delle Azzorre: in pratica si tratta di due bolle di aria calda che hanno tuttavia una natura diversa: quello Atlantico, delle Azzorre è più variabile e apporta aria oceanica non eccessivamente calda e frequentemente intercalata da temporali. «L’anticiclone Africano puo’ invece formare un blocco stazionario per molti giorni (circolazione in quota a forma di “omega” o “omega blocking”) e dare luogo a delle vere e proprie ondate di calore prolungate.
L’esempio più rappresentativo è stato quello del mese di agosto 2003 con caldo e afa record su tutta Europa», spiegano dal Centro geofisico prealpino. Nei primi 15 giorni del mese la temperatura massima a Varese fu sempre sopra i 30 gradi. L’indice di calore nelle grandi città superò i 40-45 gradi con emergenza per la salute degli anziani, colti da malori in Francia a migliaia. Numerosissimi incendi si verificano in tutta Italia. Altre ondate di calore negli anni recenti, sono divenute via via più frequenti e si sono verificate anche nel maggio 2009, luglio 2010, agosto 2011, settembre 2011 e agosto 2012, luglio-agosto 2013 e giugno 2014, unico periodo caldo di un’estate eccezionalmente piovosa.
Dopo l’anomalia dell’estate 2014, le ondate di calore si sono ripresentate all’inizio di giugno e in luglio 2015 che diviene il mese più caldo di sempre con 27.3°C di temperatura media, superando anche il caldissimo agosto 2003. L’ondata di calore del luglio 2015 si è prolungata ininterrottamente per ben 26 giorni con massime superiori ai 30°C e punte di 35.7°C. Altre ondate di calore si ripetono nel 2017 a metà giugno e ad inizio agosto (11 giorni, max 36.3°C).
Nel 2018 l’ondata di calore interessa fine luglio e agosto fino al giorno 9 con punte di 34°C a Varese. Nel 2019 un’ondata di calore si verifica dal 24 giugno al 8 luglio e viene superata la temperatura massima assoluta a Varese il 27 giugno con il valore di 36.8°C (record precedente 36.5°C del 21 luglio 1983). Il giorno 28 viene anche stabilito il record per la temperatura minima più alta con 27°C. «Nel 2022 estate caldissima, inizia già in maggio con ondate di calore nella seconda decade di giugno e in luglio con 24 giornate consecutive sopra i 30°C dal giorno 5. D’altra parte è proprio durante la stagione estiva che a Varese si è verificato il maggior aumento delle temperature dagli anni ’60 ad oggi (ben 3.5 gradi in 50 anni) e periodi prolungati con temperature molto al di sopra delle medie divengono quindi più frequenti.
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