“Ci sono meno posti nelle scuole di specialità ma più mirati alle reali esigenze sanitarie del paese”

Il Presidente della scuola di Medicina dell'Insubria, professor Passi, parla di come cambia la formazione dei futuri specialisti e si dice orgoglioso del successo tutto femminile di psichiatria e endocrinologia

università insubria

Sono diminuite le borse di specialità di medicina decise dal Ministero dell’Università. Lo scorso anno, grazie ai fondi del PNRR, l’incremento era stato notevole: « Quest’anno registriamo un assestamento – spiega il Presidente del Corso di Medicina dell’Università dell’Insubria  professor Alberto Passi – è una rimodulazione dovuta sia delle reali esigenze sia dell’effettiva capacità formativa del sistema. Quest’anno si sono iscritti all’esame 15.000 candidati e a disposizione c’erano 14.500 borse di specialità. Vuol dire che tutti i laureati in medicina e chirurgia ottengono un contratto per proseguire nella formazione».

Alcune scuole ne sono uscite più penalizzate di altre
È una questione di esigenze concrete. La formazione si adegua ai cambiamenti: se un tempo c’era la necessità di preparare tanti cardiochirurghi, oggi, grazie alla cardiologia interventistica, è diminuito il numero di operazioni. Anche la formazione si deve adeguare.

C’è maggior attenzione al territorio e alla medicina cosiddetta di base
Sono state istituite scuole di specialità sia in medicina territoriale sia in cure palliative. A livello regionale si è deciso di accentrare la scuola a Milano ma come solo come epicentro di una rete che coinvolge tutti gli atenei lombardi. Anche l’Insubria ne fa parte e sia occuperà della formazione di due o tre specializzandi. Mentre per le cure palliative non abbiamo, al momento, personale docente coinvolto.

Tra le novità per l’Insubria c’è l’apertura di due nuove scuole
Sono molto contento che verranno attivate le scuole di psichiatria, di cui c’è enorme bisogno, e quella di endocrinologia di cui Varese vanta una lunga tradizione con il professor Bartalena della scuola di Pisa. La soddisfazione più grande è che ci siano due donne ai vertici la professoressa Camilla Callegari in psichiatria e la professoressa Maria Laura Tanta per endocrinologia.

L’Insubria, però, perde microbiologia
Quest’anno siamo rimasti un po’ spiazzati dalla promozione del professor Fabrizio Maggi, una vera eccellenza, chiamato allo Spallanzani di Roma. Con la sua partenza ci è mancato il docente necessario per mantenere aperta la scuola. Ma ci stiamo già attivando, anche con l’aiuto del professor Maggi, per trovare uno specialista altrettanto bravo che proseguirà nell’opera importante, su cui anche l’Asst Sette Laghi sta investendo molto.

Nel marzo del 2023 si procederà con un nuovo accreditamento di tutte le scuole. Per poterle accreditare occorrono sia due professori, almeno, di indubbio valore professionale e con produzione scientifica di spessore, sia strumenti e condizioni altamente formative. Il nostro compito di formatori si adegua necessariamente ai cambiamenti e alle esigenze che emergono, per cui dobbiamo sempre essere in grado di saper rispondere correttamente per preparare i giovani alle sfide di domani

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Settembre 2022
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