Mangiano, bevono e scappano senza pagare. Il ristorante di Castellanza avverte: “Sono esperte”
La disavventura è accaduta in un ristorante di via don Testori: «Hanno lasciato due vecchi cardigan sulle sedie per non destare sospetti e poi sono sparite»
Cena gratuita tutte le sere, magari cambiando sempre ristorante. È quello che sognano tutti ma le due ragazze in foto (le immagini sono state estrapolate dalle telecamere di sorveglianza del locale, ndr) lo hanno fatto davvero ieri sera, domenica, in un ristorante di Castellanza che le ha accolte, servite e riverite fino a quando sono scappate senza pagare il conto.
A raccontare la storia e a mettere in guardia i colleghi ristoratori della zona è una cameriera del ristorante Infinity di via don Testori che ci racconta come sono andate le cose: «Abbiamo accolto una coppia di giovani ragazze ignari della truffa che stavamo per subire. Le due giovani truffatrici, infatti, dopo aver gustato diverse portate hanno deciso di scappare prima di pagare il conto, lasciando il proprietario e noi dipendenti increduli».
Le giovani fanciulle, età presunta intorno ai venticinque anni, una volta fatte accomodare hanno ordinato un antipasto, una pizza, dei primi e del vino. Tra una portata e l’altra si concedevano una pausa per fumare e chiacchierare al di fuori del locale, avvisando il personale. Poco prima del dessert, però, la videocamera di sorveglianza le riprende allontanarsi velocemente dal ristorante, lasciando aperto il loro conto».
Potrebbe sembrare un caso ma alcuni dettagli hanno convinto la giovane cameriera che la truffa era studiata: «Le ragazze erano vestite in modo elegante ma avevano con sè dei cardigan vecchi e usati che sono stati lasciati appoggiati sulla sedia in modo da non destare alcun sospetto e far credere al personale che sarebbero tornate ad accomodarsi dopo la pausa. Lo stesso hanno fatto con i calici di vino lasciati mezzi pieni e i piatti che hanno chiesto espressamente di non sparecchiare».
A detta del personale le ragazze non avevano mostrato alcun segno di insicurezza o nervosismo, dunque è probabile non sia stata questa l’unica volta in cui hanno evitato il conto: «Siamo rimasti scioccati e feriti dalla mancanza di rispetto che truffatori del genere hanno nei confronti dei lavoratori, soprattutto visto il loro sforzo nel servire e nell’offrire la loro disponibilità al cliente». Proprio da loro parte un appello a tutti i titolari, gestori e dipendenti nel mondo della ristorazione: «Diffidate e prestate attenzione ai clienti che scegliete di accogliere nei vostri locali».
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