Il Ministero corregge la conta dei voti: Umberto Bossi entra in Parlamento
A scoprirlo e permettere la correzione dell’errore il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, anch’egli rieletto al Senato
Umberto Bossi entra in Parlamento. Lo conferma il sito del Ministero dell’Interno (Eligendo), attribuendo alla Lega un seggio in più alla Camera nel Collegio di Varese dove il Senatùr era candidato come capolista.
«Siamo felici, finalmente una bella notizia. Sono felicissimo per lui e anche per Giulio Centemero recuperato su Bergamo. Come ha detto Salvini, sono state spese tante parole al vento – commenta il segretario provinciale della Lega Stefano Gualandris -. Ci sembrava strano che la conta dei voti ci penalizzasse in questo modo: avevamo ragione noi,. Siamo felici, Bossi doveva essere in Parlamento, lo volevamo in Parlamento e ci sarà, tutto torna a posto. Ringrazio Calderoli, Giorgetti e lo staff della Lega che è stato attivissimo per rimediare a questo errore racchiuso in una legge elettorale assurda e complessa: penso che decriptare Enigma sia stato più facile che capire il sistema di calcolo del Rosatellum. È una bella notizia per noi, sarebbe stato un’ulteriore pesante delusione non avere Bossi tra gli eletti della Camera».
A scoprire l’inghippo e permettere la correzione dell’errore il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, anch’egli rieletto al Senato.
Lo ha spiegato in una nota diramata alla stampa: «Il Ministero dell’Interno nell’attribuzione provvisoria dei seggi dei collegi plurinominali ha preso un granchio clamoroso. Non lo dico per contestarli, ma solo perché in autotutela, fino a quando il dato non diviene definitivo, possano ancora correggerlo. Vi spiego da dove nasce l’errore. Tutto è corretto fino all’attribuzione dei seggi delle coalizioni a livello nazionale, ovvero sulla base della cifra elettorale nazionale di coalizione dei partiti che abbiano superato l’1%. L’errore nasce dal passaggio successivo dove la cifra elettorale di coalizione nella circoscrizione deve comprendere anche i partiti che hanno superato l’1% anche quando questi non hanno raggiunto il 3% perché questo dice la legge, cosa che loro non hanno fatto sottraendo già a livello circoscrizionale la lista di ‘+Europa’, creando una serie di seggi deficitari che coinvolgono 13 circoscrizioni su 28. La ripartizione finale dei seggi ai singoli partiti che abbiano superato il 3% è stata fatta in maniera corretta, ma purtroppo l’errore è a monte. Io di leggi elettorali magari non ne capisco tanto, ma fino a questo punto ci arrivo… poi io confesso di essere in conflitto di interessi perché in base alla corretta applicazione della legge, se questo errore venisse corretto, allora Umberto Bossi tornerebbe in Parlamento.E comunque questa mia osservazione viene confermata tra l’altro dal verbale di domenica 4 marzo 2018 delle operazioni dell’ufficio elettorale nazionale della Cassazione, basta andare a vederlo…».
Eletto per la prima volta in Senato nel 1987, Bossi è stato eletto più volte senatore e deputato oltre che europarlamentare.
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha prontamente commentato: «Un’ottima notizia. Il ‘Senatùr’ resta in Parlamento! Umberto#Bossi risulta eletto alla Camera nel collegio di Varese. Presto lo incontrerò per complimentarmi con lui».
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“…Bossi doveva essere in Parlamento, lo volevamo in Parlamento e ci sarà…”
Qualcuno sa indicare il sito dove sono registrate le presenze (passate e future) in aula dei deputati/senatori? Grazie
BOSSI :
il più valido esempio di “Roma Ladrona” e di attaccamento all poltrona.
Poi magari un giorno qualcuno ci spiegherà cosa hanno fatto lui e la Lega per il NORD….
solo due parole : SENZA VERGOGNA !!!!!!
Suggerisco il sito https://parlamento18.openpolis.it/ (da cui si evince un 21% di presenze). https://www.senato.it/home per scheda attività parlamentari – membro della 13ma commissione permanente (territorio, ambiente beni ambientali). In sintesi, un eccellente parcheggio con munifica retribuzione senza alcun compito (reale). Classico cimitero per elefanti da cui mungere ma, nello specifico, oltre la disastrosa disfatta elettorale, sarebbe stato altresì doloroso spiegare al militante…Scontato che nello psicodramma attuale la dirigenza festeggi (una vittoria di Pirro): senza il totem sarebbe stata ancor più dura. Bacioni.