Roberto Cenci (M5S): “Il nucleare? Pura follia”
Roberto Cenci, varesino, esperto ambientale e consigliere regionale M5S, risponde al senatore della Lega Stefano Candiani sui temi dell'energia nucleare
«Il senatore Candiani vorrebbe far costruire una centrale nucleare di potenza nella provincia di Varese, un’infelice uscita per accaparrare un po’ di voti. E’ stato fatto un referendum in Italia, forse il senatore non è al corrente». Lo sostiene il varesino Roberto Cenci, esperto ambientale e consigliere regionale del M5S.
«Entriamo nel merito tecnico e lasciamo in disparte la politica. Per costruire una centrale nucleare servirebbero dai 10 ai 15 anni, ad oggi si utilizza l’uranio arricchito, ricordo che noi non abbiamo miniere di uranio, quindi dobbiamo importarlo. Abbiamo il problema delle scorie, i rifiuti radioattivi che restano tali per alcune centinaia di anni, un bel debito che lasciamo alle generazioni future. Non abbiamo il centro nazionale per le 90.000 tonnellate di rifiuti radioattivi presenti sul nostro territorio. Iniziamo a costruire il deposito prima di parlare di centrali. Non dimentichiamo gli incidenti di Chernobyl e Fukushima, ancora oggi si pagano le conseguenze. Aggiungo che le ultime centrali nucleari utilizzano una miscela di uranio e plutonio, se malauguratamente dovesse avvenire un incidente sarebbe un disastro per la vita sul pianeta, ricordo che il plutonio ha una emivita pari a 24.000 anni».
«A noi serve oggi energia pulita – conclude Cenci – energia che il sole e il vento possono fornirci senza la paura di incidenti. Gentile senatore Candiani si informi prima di scrivere, ma la capisco lei deve ubbidire al suo capo».
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Sbagliato. L’Italia riceve il 14% di energia da Francia, Svizzera e Slovenia, da fonti nucleari e la paghiamo molto cara, le centrali sono a pochi km dai confini. Eolico e Solare non sono convenienti, Danimarca che ha il 94% fonti rinnovabili paga le bollette più alte d’Europa. La Francia ottiene il 72% di energia di centrali nucleari e dalla crisi del gas ha subito un incremento del 4% in bolletta. In Europa ci sono più di 130 centrali nucleari, siamo gli unici a non averne, ma paghiamo.