Suicidio assistito, fecondazione in vitro ed eutanasia, a Varese i massimi esperti di bioetica

L'incontro organizzato dall'Università degli studi dell'Insubria si terrà a Varese, tra Palazzo Estense e le strutture dell'ateneo, da mercoledì 14 a sabato 17 settembre

siringa vaccini

Trapianto di utero, suicidio assistito, fecondazione artificiale: le domande e i dubbi sul rapporto tra vita e tecnologie su cui si interroga la nostra società sono sempre di più. Da mercoledì 14 a sabato 17 settembre i maggiori esperti al mondo di bioetica si confronteranno su queste tematiche a Varese. Teologi, filosofi e medici, si incontreranno a Varese, tra il salone Estense e le strutture universitarie di via Monte Generoso, per il 38° convegno dell’Associazione europea dei centri di Etica medica (Eacme – European association of centers of medical ethics) intitolato “Enhancing dialogue to bridge the gaps in bioethics”.

L’evento è organizzato dal Centro di ricerca in etica clinica (Crec) dell’Università degli studi dell’Insubria. Parteciperanno più di 180 esperti provenienti da Italia, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Inghilterra, Belgio, Islanda, Turchia, Cipro, Svizzera, Romania, Croazia, Polonia, Grecia, Austria, Stati Uniti, Giappone, Russia. Più di duecento gli interventi sui temi più dibattuti oggi in bioetica: la diagnosi prenatale e l’indagine genetica, la giustizia in sanità (in modo particolare riferita alla pandemia) e l’etica ambientale, il contributo delle diverse religioni alla bioetica, l’utilizzo in medicina dell’intelligenza artificiale e il potenziamento umano, il fine vita e le esperienze dei paesi dove l’eutanasia è legale.

«La nostra società – spiega il professor Mario Picozzi, direttore del Centro di ricerca dell’Insubria e organizzatore del convegno – si interroga sempre più su cosa sia bene fare in riferimento all’inizio della vita, ai trattamenti proposti (consenso informato) all’utilizzo dei dati e delle nuove tecnologie, alle tematiche di fine vita. Da una parte si avverte l’esigenza di creare luoghi di confronto e di dibattito, in cui le diverse sensibilità e visioni del bene possano confrontarsi liberamente e nel rispetto reciproco, facendo maturare posizioni condivise. Dall’altre emerge la necessità di arrivare anche ad avere delle leggi in questi ambiti, che stabiliscano dei confini e delle regole per quanto possibile chiare: si avverte la delicatezza di quest’azione, poiché sono in gioco temi che riguardano ciò che di più importante e prezioso esiste per ogni persona e per la società nel suo insieme».

L’associazione

L’Eacme è un’associazione scientifica europea, fondata all’inizio degli anni ’80 da un piccolo gruppo di teologi, filosofi e medici impegnati nella nuova disciplina della bioetica, che oggi conta più di 60 centri di ricerca, non solo europei. La scelta del capoluogo prealpino per celebrare il convegno annuale, che rappresenta il momento più importante tra le attività promosse dall’associazione, nasce dal prestigio del Centro di ricerca in Etica clinica dell’ateneo varesino, uno dei primi in Italia ad occuparsi delle questioni etiche che sorgono al letto del malato. La sua attività spazia dalla ricerca, alla formazione, all’attività di consulenza etica per ospedali ed enti assistenziali. Tra i principali relatori ci saranno Veronique Fournier, fondatrice del primo Centro di Etica clinica a Parigi, Massimo Cardillo, Direttore generale del Centro nazionale trapianti e Laura Palazzani, vice presidente del Comitato nazionale italiano per la Bioetica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Settembre 2022
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