Test d’ingresso al corso universitario per infermieri ma le domande sono inferiori ai posti disponibili

L'Università dell'Insubria ha aumentato la sua disponibilità portando a 100 i posti a Varese, 99 a Como e 50 a Busto. Le domande arrivate, però, sono 171. I partecipanti all'esame sono stati in tutto 459 e, considerando tutte le professioni sanitarie, saranno ammessi in 442

Infermiere

Il sistema sanitario ha bisogno di infermieri e medici. Non si trovano. Da più parti, dunque, si levano voci perché vengano aumentati i posti per l’accesso a questi percorsi universitari a numero chiuso.
Così, anche all’Università dell’Insubria, quelli che dovevano essere 200 posti a disposizione tra Varese, Como e Busto, sono aumentati fino a 249.

L’ampliamento delle disponibilità, però, deve fare i conti con una domanda sottodimensionata. 

Al test d’ingresso alle professioni sanitarie, tra cui il corso di infermieristica, che si è svolto ieri a Lariofiere si sono presentati 459 candidati. Come prima scelta per un futuro da infermiere ci sono 88 domande a Varese, 52 a Como e 31 a Busto Arsizio ben al di sotto delle disponibilità. 

« Stiamo parlando di prime scelte – specifica il dottor Fabio Angeli presidente del corso di laurea infermieristica – Speriamo che, con le seconde e le terze scelte, riusciremo ad assegnare i posti disponibili».

L’augurio del presidente si scontra , però, con i numeri assoluti:  i 459 partecipanti (su 491 iscritti)  che hanno sostenuto la prova aspirano o ai 20 per Ostetricia, o ai 38 per Fisioterapia, i 60 per Educazione professionale, i 20 per Igiene dentale, i 15 per Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, i 20 per Tecniche di laboratorio biomedico o i 20 per Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia.  Comunque vadano i test ( e sempre che tutti passino il concorso) i candidati saranno ammessi quasi tutti per occupare uno dei 442 posti.
Le graduatorie saranno pubblicate il 23 settembre su www.uninsubria.it.

Già lo scorso anno, le domande di iscrizione al corso infermieristico erano state limitate evidenziando un problema di “aspirazioni” di una professione di cui c’è enorme necessità. 

« Stiamo aspettando di conoscere i dati a livello nazionale – spiega ancora il presidente del corso – Se sarà confermata una bassa adesione, occorrerà avviare una profonda riflessione. Il ruolo dell’infermiere oggi è profondamente diversa rispetto al passato. È una figura centrale del sistema sanitario, con alte competenze e responsabilità. Chi oggi si laurea trova immediatamente un lavoro.
Purtroppo stiamo assistendo a un processo di declino delle aspirazioni ad entrare in ambito ospedaliero, processo accelerato dal Covid.  Assistiamo a una fuga dai setting ospedalieri e questo ci costringe ad aprire una riflessione con estrema urgenza. La carenza di medici e infermieri è diventata un’emergenza».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Settembre 2022
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