Se non sprechi non paghi la Tari. Per gli enti del Terzo settore inizia la sperimentazione
Fino al 30 novembre, gli enti che recuperano eccedenze di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarietà sociale, potranno chiedere l'esenzione di quota fissa e variabile della tassa sui rifiuti
Fino al 30 novembre, gli enti del Terzo settore che recuperano eccedenze di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarietà, potranno chiedere l’esenzione di quota fissa e variabile della Tari. Seppur ancora in fase sperimentale, è un’autentica novità per il Comune di Varese che ha appostato in bilancio 20mila euro . (nella foto Nicoletta San Martino assessore alla Tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare)
È LA PRIMA VOLTA IN ITALIA
«È la prima volta in Italia che si prevede una premialità di questo tipo per gli enti del Terzo settore attivi nel recupero delle eccedenze alimentari: si tratta di un riconoscimento a un’azione che, arginando lo spreco, contribuisce alla sostenibilità ambientale e al sostegno agli indigenti, con una conseguente riduzione nei costi di smaltimento, coniugando in questo modo tutti gli aspetti della sostenibilità: ambientale, sociale e economica – spiega l’assessore Nicoletta San Martino – È questo un provvedimento che premiando un’azione di sostenibilità ambientale realizza un sostegno per gli enti che negli ultimi anni tanto hanno contribuito a sostenere le persone nella lunga e difficile fase della pandemia, e che sarà di aiuto anche in questa fase critica di crisi dovuta alla guerra in Ucraina».
Il Comune di Varese dal 2017 ha recepito la norma di cui all’art. 17 della legge Gadda n.166/2016 cosiddetta “antispreco”, che introduce la possibilità di richiedere una riduzione della Tari per «le utenze non domestiche relative a attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, che producono o distribuiscono beni alimentari e che a titolo gratuito cedono direttamente o indirettamente tali beni agli indigenti e alle persone in stato di maggior condizioni di bisogno».
Con questo ulteriore passo si avvia una fase sperimentale che, anche grazie all’attività di informazione portata avanti dal tavolo “Varese città antispreco” istituito presso l’assessorato e che raduna enti del terzo settore e istituzioni, potrà portare a un ulteriore allargamento ad altri enti di questa importante opportunità.
LA DOMANDA ENTRO IL 30 NOVEMBRE
La domanda per il riconoscimento delle agevolazioni deve essere presentata dall’intestatario della Tassa rifiuti entro il 30 novembre, insieme alla documentazione richiesta, esclusivamente mediante posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo@comune.varese.legalmail.it.
Non saranno prese in considerazione le domande incomplete dei dati richiesti. Tutti i dettagli sono sul sito del Comune di Varese.
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