Tre Valli, il giorno dopo di Renzo Oldani: “Abbiamo portato tutto il mondo a Varese”

Il patron della Binda racconta la visita del direttore del Tour Prudhomme e ricorda di come la corsa attuale sia "figlia" del Mondiale 2008. "Le critiche? Servono, ma invito a darci una mano"

renzo oldani chrisitan prudhomme

Con Renzo Oldani è difficile comporre la classica intervista “a bocce ferme”, il giorno dopo la Tre Valli Varesine. Difficile perché il patron della “Binda”, dopo una notte di riposo finalmente tranquillo, sente ancora scorrere l’adrenalina per via del carico di responsabilità assunto in occasione della corsa ma anche per come tutto si è compiuto. Ovvero con la vittoria del numero uno al mondo, Tadej Pogacar, affiancato al mattino dal successo di Elisa Longo Borghini, fuoriclasse italiana del ciclismo femminile.

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Tadej Pogacar vince la 101a Tre Valli Varesine 2022 4 di 32

«A Varese è arrivato tutto il mondo. E il migliore al mondo ha vinto in una giornata in cui tutto è andato per il verso giusto. Sono felicissimo, e il successo di Pogacar ha suggellato una giornata più unica che rara» racconta Oldani, 67 anni, che mentre racconta la sua ennesima Tre Valli alla guida della “Binda” snocciola una rassegna stampa che dimostra come la corsa varesina sia arrivata un po’ in tutto globo.

In città, intanto, sono convenuti i principali organizzatori delle gare ciclistiche mondiali convenuti al Palace Hotel per il direttivo dell’AIOCC, l’organismo di cui Oldani fa parte, che negozia con l’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) le condizioni per allestire le corse. Tra i presenti anche i “pesi massimi” a partire da Christian Prudhomme, direttore del Tour de France e dai suoi omologhi Mauro Vegni del Giro d’Italia e Javier Guillien della Vuelta di Spagna.

IL “SIGNOR TOUR DE FRANCE”

Proprio la presenza e il rapporto con Prudhomme sono stati per Oldani e la Tre Valli un valore aggiunto inestimabile. Il patron del Tour è rimasto in città diversi giorni, ha partecipato a eventi, premiazioni e incontri pubblici e ha presieduto la riunione di AIOCC. «Prima di tutto è una persona splendida che mi ha affiancato in tutti questi giorni: il fatto che fosse qui non può che essere un grande sostegno per la nostra “Binda” e per la corsa. Non possiamo che imparare da personaggi di questo livello».

Oldani non svela quali “dritte” siano arrivate da monsieur Tour, ma spiega: «Ha dato spunti, questo è fuor di dubbio, per quanto riguarda il comparto dell’accoglienza e quello delle relazioni con la rete produttiva del territorio, con la politica, con gli altri organizzatori. E mi ha fatto piacere il suo giudizio: Prudhomme ha spiegato di essere rimasto sorpreso per la creatività ma anche per la classe con cui in Italia gestiamo questo genere di eventi».

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La premiazione di Pogacar

TRE VALLI FIGLIA DEL MONDIALE 2008

Un bagaglio d’esperienza che risente, in modo positivo, dell’onda lunga generata dai Mondiali del 2008, l’evento che ha proiettato Varese e la “Binda” su un livello altissimo nell’ambito della organizzazione ciclistica. «Quel Mondiale è stato davvero un punto di arrivo e di ripartenza perché ci ha consentito di dare un taglio sempre più professionale e adeguato alla Tre Valli Varesine – prosegue Oldani – Un esempio concreto? Sia per la Gran Fondo sia per le gare Elite e Pro abbiamo avuto accanto la Sala Operativa del comitato per la sicurezza. Un “organismo” che non si vede ma che è importantissimo e che in pochi hanno a disposizione: ne fanno parte tutte le forze dell’ordine ma anche il 118 e i radioamatori e garantiscono una copertura che rende più sicure le manifestazioni. La allestimmo per la prima volta al Mondiale e da allora è un nostro fiore all’occhiello».

LE CRITICHE? LE ACCETTO. MA INVITO TUTTI A COLLABORARE

A gara finita, con in mano l’ordine di arrivo, Oldani si è concesso una battuta: «Parliamo anche di corridori, non solo del traffico». Perché – prosegue oggi «Le critiche si ascoltano e si accettano in quanto aiutano a migliorare. Però chiedo che siano costruttive e guardino a tutto ciò che significa questa corsa. Ricordo a tutti una cosa: la “Binda” è fatta di volontari e le sue porte sono aperte. Chi si lamenta, premettendo di amare il ciclismo, faccia così: dedichi qualche ora ad affiancarci nell’organizzazione di un evento, non necessariamente la Tre Valli. Si metta al nostro pari: persone che lavorano a favore di Varese e del suo territorio, nel nome dello sport».

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Foto di gruppo per il direttivo AIOCC

AIOCC: OBIETTIVO CONTENERE I COSTI

Il direttivo AIOCC di lunedì al Palace è servito agli organizzatori per compattare il fronte in vista del dialogo con l’UCI in merito all’aumento di una serie di costi a carico di chi allestisce le corse. «In un momento con varie difficoltà economiche, chiederemo all’UCI di rivedere alcune posizione – anticipa Oldani – anche se le ultime decisioni saranno prese nell’assemblea generale del 23 a Parigi. L’incontro di Varese è servito appunto per preparare quell’appuntamento. L’aumento dei costi può essere fatale: i grandi organizzatori si vedono diminuire l’utile ma i piccoli come noi – e noi siamo tra i pochi in Italia a portare avanti certi tipi di corse – rischiano veramente di non poter coprire i costi».

Il fenomeno Tadej Pogacar vince una Tre Valli Varesine formato mondiale

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Ottobre 2022
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