Un’app in sette lingue per comunicare con la badante: il progetto “Agevola” dedicato agli anziani e alle loro famiglie
Venerdì 14 ottobre dalle 10 alle 13 nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, a Varese, il team di Alessandra Vicentini e Kim Greco presenta i risultati dello studio condotto sul nostro territorio
Facilitare la comunicazione fra anziani assistiti, famiglie e badanti di lingua straniera a Varese e provincia: è l’obiettivo principale del progetto «Agevola. Assistenza, Gestione, Volontariato, Anziani. Strumenti multilingui per l’assistenza agli anziani», finanziato da Fondazione Cariplo per il quadriennio 2018-2022 e coordinato dall’Università degli studi dell’Insubria, che lo ha condotto insieme all’Università degli studi di Milano.
Una conferenza per parlare dei risultati finali del progetto Agevola, tra cui una app in sette lingue e un sito web dedicato, è in programma venerdì 14 ottobre dalle 10 alle 13 nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, in via Ravasi 2 a Varese, aperta agli studenti e al pubblico. La promuovono i professori Alessandra Vicentini, Daniel Russo e Daniele Grechi dell’Insubria, Giulia Rovelli dell’Università degli studi di Bergamo e Kim Grego dell’Università degli studi di Milano. Intervengono molti stakeholder coinvolti nel progetto, fra cui i presidenti delle associazioni anziani (Ancescao) e stranieri (ucraini e peruviani), con gli assessori del Comune di Varese, le Acli, l’Avo, l’Ats Insubria. (nella foto il team del progetto Agevola, da sinistra: Giulia Rovelli, Kim Grego, Alessandra Vicentini, Daniel Russo e Daniele Grechi).
Aprono i lavori il Magnifico Rettore dell’Università dell’Insubria Angelo Tagliabue, il sindaco di Varese Davide Galimberti, Nicoletta Sabadini direttrice del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio dell’Insubria, Ilaria Viarengo dell’Università degli studi di Milano, Giovanni Bernardini direttore del Centro di ricerca dell’Ateneo per l’Invecchiamento di successo, e un rappresentante di Fondazione Cariplo.
A partire da analisi statistico-demografiche che confermano l’Italia e il territorio varesino come particolarmente interessati dal fenomeno dell’invecchiamento (l’Italia è insieme al Giappone il paese più anziano al mondo, Istat 2020), lo studio Agevola si è basato sull’incontrare e intervistare gli anziani, le loro famiglie e le assistenti di lingua straniera che se ne prendono cura quotidianamente.
È stato condotto anche un sondaggio che ha consentito di raccogliere dati significativi in merito alle abitudini delle popolazioni coinvolte. Da una parte si sono raccolte informazioni sulla provenienza, identità, cultura, formazione, aspettative, bisogni comunicativi e linguistici delle badanti, figure divenute ormai essenziali per l’assistenza a domicilio dei nostri anziani; dall’altra il progetto ha consentito di raggiungere gli anziani assistiti mediante i nipoti e le famiglie, e di ascoltare le loro voci, cosa che ha permesso di ricostruirne le abitudini, identità e necessità comunicative, anche durante l’emergenza pandemica da Covid-19.
«Migliorare la comunicazione fra queste figure culturalmente e linguisticamente lontane – spiega Alessandra Vicentini – può portare in ultima analisi a migliorare la cura e l’assistenza agli anziani». Grazie alla raccolta ed elaborazione di questi dati mediante metodi socio-linguistici, il progetto Agevola ha prodotto come risultato tecnologico una app per smartphone («Agevola», disponibile su Play Store ed Apple Store) contenente un glossario per aiutare anziani, famiglie e assistenti domiciliari di lingua straniera a comunicare in diversi ambiti utili in 7 lingue (italiano, inglese, spagnolo, rumeno, russo, albanese e ucraino) e un sito web informativo sul progetto (agevola.org).
Maggiori informazioni sul progetto Agevola: https://www.uninsubria.eu/research/agevola
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