
Modelli di business dell’editoria: a Glocal si parla di advertising, membership, coinvolgimento del lettore
Il panel di sabato 12 novembre ha messo a confronto diverse esperienze editoriali, ognuna con il proprio modello di business. All’incontro hanno partecipato Andrea Boascaro, Annalisa Procopio e Karen Nahum

Uno dei limiti posti all’attività giornalistica è rappresentato dalla sostenibilità dei progetti. Come è possibile, oggi, creare un modello di business che permetta alle testate di sostenersi economicamente?

Quella che viene considerata una delle principali sfide dell’editoria è stata al centro del panel “I modelli di business dell’editoria”, in programma sabato 12 novembre, dalle 11 alle 13.
Durante l’incontro si è parlato di membership, ma anche di branded content e native advertising.
“Naturalmente non esiste una soluzione che vada bene per tutti, indistintamente” dichiara Boscaro, fondatore di The Vortex, che per primo ha preso la parola.
“Creare contenuti di valore, approfondimenti e inchieste, diventa un ottimo sprono per portare la propria audience profilata all’acquisto ma anche organizzare collaborazioni con soggetti esterni in grado di ampliare l’offerta editoriale è una buona strategia, senza tralasciare l’opportunità rappresentata dai cosiddetti contenuti co-brand”.
Ad Andrea Boscaro fa eco Annalisa Procopio direttrice marketing di Editoriale Nazionale: “La sfida degli editori locali è quella di mantenere equilibrato il modello di business. Abbiamo audience già definite e quindi siamo in grado di confezionare prodotti personalizzati sulla base degli interessi del nostro pubblico”, spiega Procopio.
L’analisi dei dati, in ogni caso, è indispensabile: dalla frequenza di rimbalzo, al dato legato all’approfondimento.
Non è differente l’esperienza de Il Sole 24 ore riportata da Karen Nahum, direttore generale area publishing & digital del gruppo. “Abbiamo introdotto da subito la verticalizzazione del contenuti, per assicurarci una maggiore penetrazione, e laddove registriamo un forte interesse rispetto ad un argomento, ci attiviamo per declinarlo su varie tipologie di target. I social ci aiutano ad ingaggiare il lettore e raggiungere le fasce di pubblico più giovane”.
In ogni caso, centrale è l’importanza di fornire contenuti originali, contenuti difficili da reperire online che si configurino come veri e propri approfondimenti.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.