Covid, influenza e virus sinciziale: boom di malati tra i bambini e l’assistenza pediatrica è in affanno

Domenica scorsa, il PS dell'ospedale Del Ponte ha superato i 100 accessi. Una situazione difficile da reggere perché mancano gli specialisti. A Varese città operano solo sei pediatri di libera scelta

Ospedale del ponte

Covid, influenza e virus sinciziale. È un mix potente quello che sta mettendo a dura prova la tenuta del sistema di assistenza pediatrico. Ospedali e pediatri di libera scelta sono subissati dalle richieste.

« Una situazione complicata – commenta il professor Massimo Agosti Direttore del Dipartimento della donna e del bambini all’ospedale Del Ponte di Varese – domenica abbiamo registrato oltre 100 accessi con un’impennata di richieste pazzesca. Tra questi ci sono anche casi da monitorare attentamente, con ricoveri in pediatria ma anche in terapia intensiva, neonatale o pediatrica. È ritornato il virus sinciziale che avevamo già affrontato come epidemia lo scorso anno. Si tratta di una malattia che colpisce i bambini e che può dare sintomi respiratori gravi nei più piccoli, parlo di bimbi sotto l’anno o sotto il mese di età. Per alcuni dobbiamo arrivare anche all’intubazione. La situazione è pesante perchè è polimicrobica. C’è sempre il Covid che, pur non dando più conseguenze serie come un tempo va monitorato per eventuali complicazioni nei pazienti più fragili, c’è l’influenza che è iniziata e colpisce soprattutto la fascia pediatrica e poi questo virus sinciziale da monitorare con attenzione per le bronchiti e bronchioliti che possono diventare gravi. Il sistema è in affanno, non lo nego, regge a malapena grazie anche al supporto della direzione che comprende lo sforzo che dobbiamo affrontare e ci sostiene. Questa fase si affronta solo con personale qualitativamente e quantitativamente adeguato».

La situazione non è eccezionale solo a Varese: in tutta la Lombardia l’assistenza ai bambini è messa a dura prova. Questa mattina, al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Busto Arsizio c’erano 3 bambini in codice verde ( con tempi di attesa di quasi due ore) e 1 in codice giallo in attesa di essere visitati.

Nei weekend la pressione sui PS pediatrici sale in modo esponenziale perchè non è attiva la medicina sul territorio mentre durante la settimana, anche i pediatri di libera scelta sono subissati da chiamate e richieste di visita. Il problema, così come per i medici di medicina generale, è il numero eccessivamente basso: a Varese, per esempio, ci sono solo 6 pediatri, una è appena andata in pensione sostituita da una neo immessa ( il 3 novembre scorso)  che gestisce già oltre 840 bambini.  I pediatri sul territorio hanno ampliato gli orari di ambulatori, vivono con l’auricolare fisso nell’orecchio per poter dare risposte a tutti. I loro numeri, però, sono spesso occupati perchè le richieste sono tante. Troppe per il numero di specialisti a disposizione.  

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Dicembre 2022
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