Dall’sms della banca al raggiro. ”Ero al telefono con il mio truffatore”
Nei 6 pagamenti autorizzati in euro e in zloty polacchi si sono complessivamente volatilizzati dal conto della vittima circa 5000 euro
«Sono il funzionario antifrode della sua banca, lei sta subendo una truffa». Una telefonata nel tardo pomeriggio di venerdì, una voce pacata e rassicurante. Dall’altra parte del telefono una persona totalmente ignara del fatto che sta parlando con il suo truffatore.
Qualche minuto prima la vittima aveva ricevuto un sms come avviene per ogni operazione: «Bper: è stato effettuato un pagamento di 256,47 euro presso Paypal con la tua carta di credito. Se non riconosci tale pagamento bloccalo».
Nell’sms era indicato anche l’indirizzo del sito su cui cliccare per bloccare quell’operazione indesiderata. La vittima clicca quasi d’istinto e vede aprirsi una pagina della banca, naturalmente contraffatta, con la scritta: «Sarai ricontattato da un nostro funzionario».
La telefonata non tarda ad arrivare.
IL TRUFFATORE SI QUALIFICA CON NOME E COGNOME
Il falso funzionario della banca telefona alla vittima e si qualifica con nome e cognome, riportato nella denuncia fatta sabato ai carabinieri di Varese, e tra i due inizia un dialogo surreale.
Il truffatore fa la cronaca del raggiro in tempo reale alla vittima, descrivendo in modo preciso i prelievi che si stanno compiendo a sua insaputa: «Ecco, lo vedo sul terminale, un altro pagamento da 986 euro e un altro ancora da 999 euro. Ma adesso blocchiamo tutte le carte. Lei ha anche una prepagata? Mi conferma il numero? È per caso vicina a uno sportello della sua banca? La richiamo non appena le avrò bloccate tutte. Ah, dimenticavo, quanto è il suo limite di spesa?».
Sono momenti dove il truffato, sotto la pressione dell’ansia, cede a qualsiasi richiesta, anche a quelle più illogiche. «Si è presi dal panico e il fatto di avere dall’altra parte del telefono una voce che ti rassicura fa abbassare ogni guardia» conferma la vittima, persona tutt’altro che sprovveduta.
IL TRUFFATORE SAPEVA TUTTO
La vittima a quel punto, in uno stato confusionario, conferma i numeri delle sua carta prepagata, il limite di spesa e quant’altro. Passata una mezz’ora e recuperata un pò di lucidità, chiama il numero, quello vero, per bloccare le carte di credito e puntualmente la funzionaria della banca le comunica che le sue carte di credito sono ancora attive e, questa volta, provvede a bloccarle veramente. Ormai il danno è fatto: in poco più di mezzora, nei 6 pagamenti autorizzati in euro e in zloty polacchi, si sono complessivamente volatilizzati dal conto della vittima circa 5000 euro.
«Sono sgomenta perché il truffatore, che mi chiedeva conferme, sapeva tutto: quante carte avevo e i vari numeri ma la cosa che mi lascia più perplessa è che quel messaggio mi è arrivato esattamente come le notifiche che ricevo dalla mia filiale» conclude la vittima.
L’AVVISO DI BPER
Banca Bper da tempo sta facendo una campagna di prevenzione contro queste truffe. È di pochi giorni fa l’ennesimo avviso con il quale metteva in guardia i suoi clienti contro le notifiche truffaldine via sms: «Se ricevi sms allarmanti che ti informano che il conto o l’app sono associati a dispositivi sconosciuti (localizzati per esempio a Lugano) non cliccare sul link e non seguire mai le indicazioni di sedicenti operatori della banca. Per dubbi chiama il 0594242».
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