Per lo stupro di Venegono in aula parla uno dei due imputati: “Non sono stato io”

Anthony Fusi Mantegazza si sottopone all’esame e chiarisce la sua posizione dopo i fatti del dicembre 2021

tribunale di varese

Anthony Fusi Mantegazza ed Hamza Elayar erano in aula lunedì mattina per il processo che li vede imputati per i due episodi di violenza sessuale avvenuti a dicembre 2021, uno in treno e l’altro alla stazione di Venegono Inferiore.

Nell’udienza di oggi ha parlato in aula il solo Fusi Mantegazza che venne sottoposto a fermo il giorno successivo i fatti ammettendo di essere presente sul treno (dove si è consumata la violenza sessuale più grave) per poi ritrattare successivamente.

Un punto ribadito dall’imputato: “Nono sono stato io, quella sera c’era un’altra persona”. Chi? Secondo l’imputato si tratta di un “terzo uomo” a cui la stessa difesa aveva fatto riferimento nelle passate udienze, vale a dire un marocchino che portava un copricapo Simone a un colbacco e che l’imputato ha riconosciuto come uno degli ospitiì della casa dove avvennero gli arresti da parte dei carabinieri. Nel corso dell’udienza è stato ascoltato anche un consulente della difesa che ha tratteggiato personalità e facoltà mentali dello stesso Mantegazza parlando di un. “ritardo mentale” che affligge l’imputato. Nella prossima udienza prevista per il 31 gennaio verrà sentito un ulteriore teste attraverso l’accompagnamento coatto, mente l’altro imputato non si è sottoposto a esame.

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Pubblicato il 23 Gennaio 2023
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