In arrivo dalla Svizzera col tesoretto nel baule in tagli da mille: lo ferma la Finanza di Como
L’uomo è stato invitato a scendere dal treno per approfondire il controllo presso gli uffici doganali. Nel bagaglio al seguito 750 mila franchi: sequestrato il 50% della somma eccedente il limite di legge
Tutti pezzi grossi, da 1000 franchi: nella valigia ne aveva 750 ed è finito nella rete delle fiamme gialle comasche mentre stava entrando in Italia in treno.
Nelle scorse ore, i funzionari ADM di Como in servizio presso la Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Chiasso e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso, nell’ambito delle attività di contrasto al traffico transfrontaliero di valuta, hanno fermato un viaggiatore su un treno Eurocity in entrata Stato in arrivo dalla Svizzera, intercettando un ammontare complessivo di 750.000 franchi svizzeri non dichiarati.
Alla domanda di rito se trasportasse al seguito denaro e/o strumenti negoziabili per importo pari o superiore ai diecimila euro, il transitante ha risposto negativamente. Ritenuta inattendibile la dichiarazione resa, l’uomo è stato invitato a scendere dal treno per approfondire il controllo presso gli Uffici doganali. Nel bagaglio al seguito è stata quindi rinvenuta la somma di 750.000 franchi svizzeri, tutta in tagli da 1000. Per il soggetto controllato, l’eccedenza di valuta trasportata oltre i diecimila euro superava di gran lunga la soglia di 40.000 euro stabilita come una delle condizioni di accesso all’istituto dell’oblazione immediata.
Pertanto, nel rispetto della normativa valutaria, l’Ufficio ha proceduto a sequestrare il 50% della somma eccedente (per un importo pari a 370.000 franchi) a garanzia del pagamento della sanzione che sarà irrogata al trasgressore con apposito provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’attività posta in essere, volta a garantire l’osservanza delle prescrizioni del Decreto legislativo n. 195/08 in materia valutaria, si inquadra in un più generale dispositivo di controllo al confine, in costante sinergia tra l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza.
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spero che la sanzione come minimo eguagli l’importo sequestrato.