A Cittiglio un sopralluogo per mettere in sicurezza la montagna e le aree più fragili
La strada provinciale per Vararo, il Monte Sasso del Ferro e l'area delle cascate tra i luoghi al centro del sopralluogo effettuato da amministratori e tecnici per trovare soluzioni e metterle in sicurezza
La sicurezza del territorio e di tutte quelle aree colpite dai forte temporali, acqua e vento. Questa una delle priorità del comune di Cittiglio che proprio nei giorni scorsi ha organizzato un sopralluogo con gli amministratori locali, esperti e i tecnici per capire qual è la situazione delle nostre montagne e trovare soluzioni per mettere in sicurezza le aree più delicate.
«La nostra preoccupazione primaria è sempre quella di tutelare le persone che viaggiano sul nostro territorio. La riunione ha avuto come obiettivo quello di portare alla luce la situazione di fragilità di alcune aree, quelle che rappresentano un pericolo per la cittadinanza, le abitazioni, la strada provinciale e la ferrovia», sottolinea il sindaco Rossella Magnani.
In particolare si è quindi discusso della strada provinciale SP8, la strada per Vararo fino al Cuvignone che nel giugno 2022 era stata bloccata da una cascata di sassi e fango, i dissesti idrogeologici del Monte Sasso del Ferro (sotto il video), il recupero e il ripristino delle area cascate da tempo chiuse proprio per la loro pericolosità.
Una riunione tecnica alla quale hanno preso parte Simone Castoldi della Comunità Montana, un tecnico della Regione Lombardia, geologi e ingegneri strutturali, rappresentanti della provincia di Varese, il vicesindaco Fiore, l’assessore al bilancio Pinto e un gruppo dell’ufficio tecnico comunale.
«C’è stato un primo momento di confronto per capire lo stato dei fatti: le cose fatte fino ad ora, quindi le problematiche e ciò che ci serve per risolverle. Una delle questioni più importanti riguarda l’aiuto economico, poiché siamo un comune di 3400 abitanti che non ha risorse finanziarie sufficienti per affrontare interventi di grande importanza».
Successivamente, la delegazione ha effettuato un sopralluogo nei luoghi più sensibili per verificare i cambiamenti territoriali dovuti all’erosione continua causata dal clima. In particolare, un geologo ha mappato e numerato i massi e i tronchi pericolanti che incombono sulla strada e verrà fatto un preventivo per capire i costi della loro rimozione. «Non appena il preventivo sarà disponibile, cercheremo di intervenire il più rapidamente possibile per tutelare la sicurezza dei cittadini. In sintesi, il lavoro è in corso e stiamo facendo il possibile per rispondere il più velocemente possibile alla situazione di emergenza idrogeologica del nostro comune».
È stato quindi deciso di inviare una relazione tecnica dettagliata di quanto rilevato a tutti gli enti presenti e in particolare al Prefetto, come espressamente chiesto per prendere atto della situazione e procedere con le relative soluzioni.
Nel frattempo, sono stati avviati dei lavori in località Sciareda, dove sono state create delle strutture per rallentare il decorso dell’acqua e la massa detritica, grazie a un contributo di 300.000 euro, ottenuto nel 2020 da Regione Lombardia. In corso lavori anche in località Casere di Cittiglio, dove sono stati rimossi i tronchi e gli alberi caduti durante una tempesta di vento e costruita e dove è stata creata una barriera anti caduta massi per proteggere le abitazioni. Questo lavoro è stato possibile grazie a un contributo di 200.000 euro.
Sono stati fatti anche intervenuti sul torrente Val Farezza, costruendo una briglia per rallentare il corso del fiume e gestire situazioni critiche, grazie a un contributo dal BIM Bacino Imbrifero Montano. Inoltre, è stata creata una nuova caditoia in via Cesare Battisti, al termine dei lavori di messa in sicurezza del muro della strada, con un contributo statale per tutelare le abitazioni circostanti.
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