Colpi di pistola nel bosco dello spaccio a Castelveccana, un morto: carabiniere indagato

Il cadavere recuperato nella notte dopo una calata con le corde per 150 metri. Rinvenuti due bossoli d’arma da fuoco sulla strada, in corso indagini per accertare la precisa dinamica dei fatti

Due fori di proiettile sulla schiena, il corpo accovacciato contro un albero a 150 metri nel dirupo che costeggia la strada provinciale 7, nel canalone scavato nella roccia dal torrente Froda che poco più in basso si getta in un salto di 80 metri formando la famosa cascata.

Siamo a Castelveccana, circa 700 metri di altezza non distante dall’abitato di Sant’Antonio, sotto al passo del Cuvignone: qui nella serata di venerdì si è consumata la morte violenta di un uomo probabilmente a causa di un regolamento di conti per il controllo del territorio in relazione allo spaccio di droga. Una zona assolutamente impervia che il personale del soccorso alpino di Varese e dei vigili del fuoco ha dovuto affrontare per recuperare la salma dell’uomo trovato venerdì quando era ancora buio dopo la chiamata di attivazione soccorso al 112 e l’arrivo sul posto dell’elicottero sanitario che ha calato medico e infermiere.

L’età apparente della vittima è sotto i 30 anni e dai tratti somatici nordafricani: nella zona sono presenti focolai di spaccio di eroina e cocaina nei boschi che vengono periodicamente soffocati dai militari del nucleo operativo radiomobile, gli stessi militari che assieme al capitano Vincenzo Piazza ai comandi della compagnia di Luino hanno eseguito i primi rilievi sul posto. Sul ciglio della strada sono stati trovati due bossoli di un’arma corta, e nel folto del bosco, ma appena fuori dal guardrail in metallo, nella zona a valle, vi sarebbero anche bossoli da caccia che non avrebbero tuttavia particolare rilievo investigativo.

Il corpo della vittima è stato ricomposto all’obitorio di Varese nella notte, in attesa di un primo esame cadaverico del medico legale cui seguirà con certezza l’autopsia disposta dalla Procura in casi come questi, cioè di morte violenta, la cui relazione coi segni d’arma da fuoco dovrà essere analizzata e verificata.

omicidio castelveccana

Le operazioni del recupero della salma attraverso una “calata“ di circa 150 metri in corda fra operatori Cnsas e Saf è terminata attorno alle 23.30 nel gelo profondo e nel buio della notte in quota, interrotto solo nella parte finale della salita dalle fotoelettriche dei vigili del fuoco. Sul posto anche un’ambulanza della Croce rossa italiana del Medio Verbano.

Il posto non è lontano da dove nel gennaio 2020 le forze dell’ordine organizzarono un blitz che VareseNews vi ha raccontato in questo reportage.

Droga nei boschi: la valle ancora dorme quando ha inizio la partita

Nella tarda mattinata di Sabato la procura della Repubblica di Varese in una nota ha fatto sapere che nel pomeriggio di venerdì erano in corso attività di contrasto allo spaccio nei boschi proprio a Castelveccana e che in quel frangente un militare ha sparato sentendosi minacciato dai pusher, militare che ora risulta indagato per omicidio.

Trovato senza vita a Castelveccana dopo una caduta nei boschi dello spaccio

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Pubblicato il 11 Febbraio 2023
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