Scuola protagonista di integrazione: primo grande incontro all’Insubria

Ha visto una notevole partecipazione l’incontro “Scuola, cultura e intercultura” organizzato dall’ufficio scolastico provinciale e dall’università dell’insubria

Ha visto una notevole partecipazione di operatori l’incontro “Scuola, cultura e intercultura – Le risorse del nostro territorio” organizzato dall’ufficio scolastico provinciale e dall’università dell’insubria.

C’è voluta tutta l’aula magna di via Ravasi infatto per contenere i partecipanti ad un incontro che evidentemente era assolutamente atteso: «È la prima volta che nella provincia di Varese si organizza un seminario dove tutte le forze e tutte le istituzioni si mettono intorno a un tavolo per parlare della questione dei ragazzi stranieri – ha sottolineato Cinzia Milan, responsabile del progetto NAI, Nuovi Arrivati in Italia, di Varese uno dei più importanti progetti per la prima alfabetizzazione nel nostro territorio – sono tantissimi nel nostro territorio, più di 18.000, e noi dobbiamo guardarli con uno sguardo diverso. Dobbiamo fare in modo che loro si integrino e che vivano nel nostro territorio».

«Come ufficio scolastico siamo molto contenti di trovarci qui in questo momento molto importante e significativo – Ha sottolineato Lelia Mazzotta, dell’ufficio scolastico territoriale – l’obiettivo del progetto per l’accoglienza e l’integrazione dei ragazzi stranieri può partire infatti solo da un lavoro interistituzionale. Sono mesi e anni, direi, che andiamo in questa direzione e la risposta positiva dei tanti presenti oggi ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta».

«Siamo assolutamente orgogliosi di ospitare questo evento a tavola magna degli Insubria che vede tante autorità riunite, e un momento di riflessione su un tema di importanza fondamentale come l’inserimento degli studenti stranieri all’interno delle nostre scuole e della nostra università» ha commentato Paola Biavaschi, docente dell’Università dell’Insubria, che è stata“padrona di casa” dell’incontro.

Ed erano davvero molte le autorità presenti: da Salvatore Rosario Pasquariello, Prefetto di Varese a Michele Morelli, Questore di Varese a Giuseppe Carcano, Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Varese. Tra le autorità istituzionali anche Davide Galimberti, Sindaco di Varese e

Marco Magrini da due settimane nuovo presidente della Provincia di Varese, in una delle sue prime apparizioni istituzionali nel suo nuovo ruol.

«E’ un importante convegno con una presenza di tantissimi insegnanti dove si parla di stranieri, di inserimento nella nostra società e dove la scuola diventa un momento determinante – ha commentato Marco Magrini – Io credo che Provincia, attraverso l’agenzia formativa CFP, può supportare questo tipo di iniziative si dovrà impegnare nei prossimi anni: perchè parliamo di 18.000 stranieri nel nostro territorio, circa 5.000 nelle scuole elementari, 5.000 scuole medie e oltre 4.000 nelle scuole medie superiori. Che il processo di integrazione avvenga attraverso la scuola è il primo pensiero che dobbiamo avere tutti noi come istituzioni.Chi arriva qui deve essere aiutato e formato a conoscere la lingua e anche a fare le scuole superiori: questo gli permetterà poi di inserirsi in società nel miglior modo possibile».

L’incontro si è poi sviluppato in una serie di relazioni, anche tecniche, sull’inserimento scolastico degli alunni stranieri: che andavano dall’approfondimento sui metodi per poter utilizzare adeguatamente l’italiano, sia per chi viene qui a vivere e lavorare sia per i tanti universitari che fanno qui esperienze Erasmus, alla condivisione di buone prassi come quelle legate al centro Nai di Varese. In conclusione dell’incontro, anche una testimonianza dal significativo titolo: “lo, studentessa italiana”.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Febbraio 2023
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