Un corso all’Insubria nel nome di Giancarlo: è Amici della Terra la prima a vincere il primo premio Pignone
Si è svolta in Salone Estense a Varese la premiazione dei vincitori della prima edizione del premio "La bellezza di una buona azione”, a cura della Fondazione Harambee
Si è svolta in Salone Estense a Varese la premiazione dei vincitori della prima edizione del Premio Giancarlo Pignone, “La bellezza di una buona azione”, a cura della Fondazione Harambee.
Il premio, articolato in due sezioni “Solidarietà ed inclusione, contro ogni solitudine” rivolta agli Enti del Terzo Settore e “Il racconto di una buona notizia” rivolta a studenti, scrittori e giornalisti, è stato assegnato a quattro associazioni e tre giornalisti, alla presenza del sindaco di Varese Davide Galimberti, dell’assessore alle Politiche Sociali Roberto Molinari e dell’onorevole Matteo Richetti, presidente della Fondazione Harambee, a cui è stata affidata la proclamazione dei vincitori e la seconda edizione del premio.
«Con il suo costante impegno sociale e politico, Giancarlo Pignone ha rappresentato un punto fermo non solo nella comunità varesina – ha sottolineato Matteo Richetti – Il suo spirito di servizio e la sua grande attenzione al mondo del volontariato rappresentano un patrimonio che Giancarlo ha lasciato alla società civile. Come Fondazione Harambee, abbiamo provato a raccogliere la sua significativa eredità morale, condividendo con la comunità il suo messaggio di solidarietà e di partecipazione».
PREMIO PIGNONE: TRA LE ASSOCIAZIONI PREMIATE AMICI DELLA TERRA
Sono state 4 le associazioni premiate, con delle somme specifiche, per le lo “buone idee”: e il primo premio è andato alla sede varesina dell’associazione Amici della Terra, Onlus che si occupa di sollecitare gli enti pubblici a perseguire gli scopi sociali già previsti dalle leggi ( di cui Giancarlo Pignone seguiva l’attività).
La proposta che ha valso loro il premio è stata quella di attivare un corso universitario a lui dedicato, finalizzato ad approfondire temi cari a Giancarlo, presso Facoltà di Scienze dell’Università dell’Insubria. IL premio è stato ritirato da Alberto Bortoluzzi, presidente varesino.
Secondo classificato è il Telaio delle Arti, associazione di Promozione Sociale fondata a Milano nel 2014, che opera in ambito sociale, riabilitativo, culturale e formativo. La sede operativa si trova nel quartiere San Siro ma i lavori vengono svolti su tutto il territorio nazionale.
La proposta vincente è stata quella di incrementare alcune attività quali il doposcuola per i bimbi indigenti, integrazione sociale con le donne straniere e italiane e di organizzare un festival “i talenti delle donne del quartiere”. A ritirare il premio è stata Dorotea Beneduce.
Al terzo posto si son classificate pari merito due associazioni: la Cooperativa Sociale Lella 2021 e l’associazione Ant Italia Onlus.
La Cooperativa Sociale Lella 2021 è una Onlus di Ascoli Piceno che si occupa di contrastare il disagio giovanile, disturbi e dipendenze, e ha vinto il terzo premio con la proposta di erogare almeno dalle 15 alle 50 ore di sostegno alle povertà e al disagio giovanile con attività psico-sociali e assistenziali, raggiungendo nuovi utenti in zona. II Progetto intende inoltre rispondere al bisogno di cure specialistiche anche legate alle nuove dipendenze (come sesso, gioco azzardo, internet ecc.), in favore delle persone che si trovano in una situazione di disagio sociale ed economico con forte difficoltà di accesso ai servizi. A ritirare il premio, in presenza, sono state Ilaria Capponi e Eleonora Caponetti.
Fondazione ANT Italia ONLUS è invece una realtà no profit che si occupa di assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore, che opera in 10 regioni italiane e che dal 1978 ha assistito 149.582 malati oncologici gratuitamente e a domicilio. Ha vinto il premio con la proposta di rafforzare il progetto di cura dedicato e personalizzato per il singolo beneficiario,garantendo fino a 40 giornate di assistenza specialistica domiciliare e gratuita per una persona malata di tumore.
A ritirare il premio è stato Carlo Ventura, delegato ANT Milano, con Concetta Santacroce funzionaria ANT Milano.
UN PREMIO PIGNONE ALLE BUONE NOTIZIE, I PRIMI PREMIATI
Una sezione del premio Pignone era dedicata invece al racconto di storie importanti di aiuto e vicinanza. Anche qui sono stati tre i vincitori, due dei quali con storie legate alla guerra in Ucraina, scoppiata pochi giorni dopo la presentazione della prima edizione.
La prima classificata è risultata Raffaella Grimaldi, giornalista che ha candidato un suo articolo dal titolo “Ucraina, tre amiche fuggono in auto dalla guerra: nel bunker senz’acqua e luce poi tremila km di angoscia”, pubblicato sul Corriere, che racconta la storia di una mamma e due figlie in fuga dalla guerra e arrivate in Campania. Raffaella, specializzata in Lingue e Comunicazione interculturale all’Orientale di Napoli, sogna di diventare un corrispondente estero per poter finalmente coniugare l’amore per la scrittura all’amore per le lingue.
Raffaella Grimaldi ritira il premioSecondo classificato è stato Luca Perillo, videomaker e giornalista, formato e cresciuto a Radio Radicale. Si occupa soprattutto di politica e cronaca. Luca ha candidato un video, andato in onda su La7, dal titolo “Volevo salvarne di più”, che racconta la storia commovente del recupero di alcuni bambini in Ucraina.
Terze classificate sono state due studentesse del Master Walter Tobagi: Maria Teresa Gasbarrone e Maria Tornielli Maria Teresa Gasbarrone vuole imparare a leggere la realtà e riuscire un giorno a contribuire a spiegarla. Maria Tornielli cerca di prendere tutto seriamente, senza mai prendersi troppo sul serio. Loro hanno presentato il racconto “Senza voce e senza casa: chi ascolta i dimenticati della comunità Lgbta+”, due immigrati africani omosessuali che, dopo un po’ di difficoltà riescono ad inserirsi nel nostro Paese con l’aiuto delle comunità Lgbt esistenti su Milano.
IL SECONDO PREMIO PIGNONE
Con la premiazione della rima edizione, è stata lanciata anche la seconda edizione del premio, che sarà per quest’anno dedicato a un argomento in particolare: «Abbiamo deciso di dare un sapore speciale alla prossima edizione del premio a lui dedicato – ha spiegato infatti Richetti – Da un anno quotidianamente facciamo i conti con quanto di più aberrante e disumano si possa conoscere: la guerra. L’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, gli sconsiderati attacchi di Putin ad una popolazione che sta cercando di resistere con tutte le proprie forze, impegnano ciascuno di noi di non far valere mai meno il sostegno e la solidarietà alle donne e agli uomini che vivono nel terrore. Vite e famiglie perdute, bambini senza cura né istruzione, città rase al suolo, interamente da ricostruire. Sarà questa la nostra priorità nel 2023».
La Giuria questa volta sarà chiamata ad individuare e a scegliere la realtà, l’Associazione o l’Ente che attraverso le proprie azioni abbia lasciato un segno mettendo al primo posto gli altri, accantonando per un periodo i propri bisogni, mettendo a disposizione il proprio tempo le proprie energie e il proprio cuore, trovando un nuovo senso del vivere, arrivando alla consapevolezza di poter far qualcosa nei confronti di chi ha dovuto abbandonare la propria terra per colpa di una guerra ingiusta, o attivandosi in loco per portare aiuti e sostegno.
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