
E’ morto il generale Roberto Crespi
Era tra gli ultimi piloti viventi di aerosiluranti. E' stato consulente dell'Aermacchi e presidente della sezione di Varese dell'associaizone Arma Aeronautica. Era Cavaliere della Repubblica
Roberto Crespi, generale pilota dell’aeronautica militare italiana e tra gli ultimi piloti viventi di aerosiluranti, è morto nella notte del 17 agosto all’età di 93 anni. Classe 1918, Crespi ha vissuto tutta la sua vita a Varese, con la moglie Lida Tamborini e le sue tre figlie Paola, Gianna e Luisa.
Entrato in aeronautica durante la seconda guerra mondiale (il suo brevetto di pilota è del 22-12-1939), fu uno dei pochi a servire il Paese sia quando era contro gli francesi, inglesi e americani poi, quando con gli americani si è schierato contro i tedeschi. Ha partecipato infatti prima alla campagna del Mediterraneo con gli aerosiluranti S.79 ricevendo una medaglia d’argento per una sua azione, poi dopo l’8 settembre è passato al Gruppo Baltimore con il quale ha partecipato alla Campagna dei Balcani, prendendo il nome di “Fiorellino” perchè sul suo aereo c’era stampato un fiore. Ha partecipato così in tutto a due campagne dal 1940 al 1943 e altre due con gli alleati dal 1944 al 1945.

Alla fine della guerra Crespi è entrato in servizio permanente effettivo nell’Aeronautica Militare Italiana: ha comandato l’ottavo Gruppo della seconda aerobrigata, è stato Vice-comandante della sesta aerobrigata e ha comandato il reparto volo della 1^ Regione Aerea. Congedato dall’Aeronautica (in congedo poi ha ricevuto la carica di Generale di Squadra T.O.) è stato poi per 8 anni consulente tecnico della Aeronautica Macchi, mentre dal lato associativo ha ricoperto la carica di presidente della sezione di Varese dell’associazione Arma Aeronautica dal 1981 al 1989.
Tra le tante decorazioni che gli sono state conferite spiccano la Medaglia d’argento al Valore Militare, la Promozione per Merito di Guerra, 3 Croci di Guerra. dal Ministero della Difesa aeronautica gli è stata conferita la Medaglia Militare Aeronautica d’ Oro di Lunga Navigazione il 3/03/1960, Medaglia Lungo Servizio d’ Oro, il 2 giugno 1965 ha ricevuto inoltre la Croce di Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica Italiana. All’ età di 91 anni ha pubblicato il libro “Il Gobbo Maledetto ed il Baltimore” edito da Macchione.
«E’ stato un grande patriarca, un Giusto con la g maiuscola» L’ha definito così la figlia Paola, in rappresentanza della famiglia. «Un uomo biblico, con una rettitudine e una moralità ineccepibile. Duro, non facile, che non è mai sceso a compromessi, ma anche generosissimo, specie con chi aveva poco».
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