Una mostra racconta l’Architettura al servizio dei più poveri
Da anni alcuni architetti italiani portano il valore dell’architettura laddove c’è più bisogno per promuovere la cultura del diritto, per tutti, ad un habitat decoroso
Nel mondo, secondo i dati dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, oltre 70 milioni di persone sono costrette a lasciare la loro casa per fuggire a guerre, carestie e povertà. Nei territori più poveri non esiste spesso una strategia urbana e un progetto di intervento che venga incontro a questa drammatica situazione.
Una mostra alla Sala Veratti di Varese dal titolo “Lo Spazio morale. Architetti nella Cooperazione tra solidarietà e sostenibilità” organizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori (CNAPPC) e promossa dalla Commissione Sostenibilità dell’Ordine Architetti di Varese presenta l’incredibile lavoro di architetti che portano il valore dell’architettura laddove c’è più bisogno per promuovere la cultura del diritto, per tutti, ad un habitat decoroso soprattutto in contesti quali quelli dell’accoglienza, della scuola e dell’assistenza sanitaria.
Spesso il problema dei senzatetto vuole essere nascosto dalle autorità locali e il lavoro delle Associazioni e ONG è ancora più difficoltoso come racconta l’architetto Marco Ferrario che ha lavorato con MHS CITY LAB per oltre cinque anni in India progettando e realizzando abitazioni per quelle persone senza casa costrette a dormire per strada.
La mostra presenta in 37 pannelli l’impegno civile degli architetti italiani che operano in situazioni emergenziali e critiche, nell’ambito della cooperazione internazionale dal Messico, allo Zimbawe, a Delhi, fino alla Macedonia a favore di popolazioni svantaggiate e in pericolo ed in territori colpiti da disastri e calamità, devastati da conflitti armati o interessati da marginalità urbane e sociali oltre che da povertà.
Proprio nelle comunità Rom nella Repubblica della Macedonia del Nord hanno ha lavorato il team dei progettisti arch. Arianna Bazzaro, arch. Manfredi Mazziotta e ing. Giulia Jole Sechi in un progetto di architettura circolare di recupero edilizio. La mostra è stata inaugurata domenica 6 giugno dal Presidente degli Architetti di Varese Elena Brusa Pasquè e dalla Vice Presidente Nazionale Tiziana Campus.
La mostra termina il 19 giugno 2021. Gli orari al pubblico sono da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19, il sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19.
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