Potenziamento ferroviario Rho-Gallarate, i sindaci chiedono confronto a Rfi: «Venite sui territori»

I sindaci dei Comuni della tratta interessata dal potenziamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate hanno ribadito la richiesta di un maggiore ascolto delle problematiche che interessano i diversi territori, alcuni di questi fortemente impattati dall'opera.

Viaggio tra gli espropriati per la realizzazione del 4°binario Rho-Vanzago

Confronti, incontri  e sopralluoghi sul territorio e maggiori opere di mitigazione. I sindaci dei Comuni della tratta interessata dal potenziamento della linea ferroviaria Rho-Parabiago, che hanno partecipato alla V Commissione Territorio e Infrastrutture, di Regione Lombardia, hanno ribadito la richiesta di un maggiore ascolto delle problematiche che interessano i diversi territori, alcuni di questi (in particolare Vanzago) fortemente impattati dall’opera, che sarà commissariata.

Il referente di Rfi, l’ingegnere Vincenzo Macello, ha ribadito l’aumento delle circolazione dei treni pendolari che con il potenziamento dei binari (quattro da Rho a Parabiago e tre da Parabiago a Gallarate, più il raccordo Y) subiranno un incremento, passando da 207 a 315 treni al giorno. Il che significa un treno ogni ora tra Milano Centrale e Malpensa e un treno ogni 15 minuti nel passante Milano – Parabiago. Sempre il referente di Rfi  ha confermato che il progetto – in questo momento al Ministero della Transazione Ecologica – è stato attualizzato in base a quello che si è verificato sui territori e che si terrà conto delle osservazioni pervenute (centinaia quelle inviate ndr). Ma ai rappresentanti dei territori, che hanno chiesto meno impatti e più compensazioni, questo non basta.

Comitato Rho-Parabiago, inviate al Ministero le osservazioni con 600 firme: «Il progetto va respinto»

Le audizioni sono state richieste dai consiglieri regionali di opposizione del M5S e Pd e, spiega il pentastellato Massimo De Rosa, «hanno evidenziato importanti criticità. Il Movimento Cinque Stelle continuerà a lavorare, anche attraverso i nostri rappresentanti in Parlamento, affinché anche la decisione di commissariare l’opera non diventi l’ennesima scusa per bypassare l’ascolto e procedere senza trovare soluzioni condivise».

Anche i consiglieri regionali del Pd Gigi Ponti e Pietro Bussolati al termine della commissione hanno chiesto  «un tavolo di confronto su un progetto controverso, sul quale da tempo i sindaci chiedevano un confronto, che ha un forte impatto sul territorio» oltre a  «un’attenzione diversa da quella avuta fino ad ora, sapendo che sarà nominato un Commissario straordinario».

“IL TERRITORIO DI VANZAGO SARÀ DEVASTATO”

Fortemente critico il sindaco di Vanzago, Guido San Giovanni, il cui Comune subirà «impatti drammatici senza che nessuno sia mai venuto a vedere e senza che sia mai stato effettuato un confronto sul progetto». «I 4 binari esclusi con una sentenza del Tar – ha ricordato il primo cittadino nel suo intervento – perchè incompatibili sembrano oggi diventati compatibili, ma non è così: non c’è mai stata la possibilità di vedere insieme ai tecnici Rfi una tavola del progetto. Vanzago sarà devastata sia durante la fase di cantiere che successivamente. Quest’opera non può essere guardata su slide, chiediamo un incontro e un confronto vero». Sangiovanni ha evidenziati tra le tante due criticità in particolare: «La V.I.A. è stata effettuata solo sulla Rho Parabiago, perchè non si fa sulla Rho-Gallarete? Si farà solo la Rho-Parabiago? Questo va chiarito» e il passaggio del nuovo binario sul canale Villoresi: «Lo segnalano sei Comuni, gli agricoltori e il consorzio. Non si può mettere il binario sopra il Villoresi e spostare il Villoresi sotto le case. Noi abbiamo proposto una soluzione, chiediamo di essere ascoltati».

PARABIAGO: “PIÙ INFORMAZIONI E MITIGAZIONI AMBIENTALI”

Tra i sindaci favorevoli all’opera (insieme a Pogliano Milanese e Rho), il primo cittadino di Parabiago, Raffaele Cucchi ha sottolineato «la necessità di un’informazione più attenta, dettagliata e costante verso quei cittadini coinvolti dagli espropri. Mi sembra importante che Regione Lombardia ed RFI debbano garantire una relazione costante e un canale di comunicazione aperto verso coloro che sono interessati dagli espropri. Proprio per questo, ritengo necessario mantenere un’informazione costante, fino ad ora ritenuta scarsa, che possa accompagnare, spiegare loro cosa accadrà e le compensazioni previste a loro favore». Il sindaco di Parabiago ha inoltre invitato a cogliere un’opportunità: «L’asse ferroviario è nei fatti un corridoio di passaggio, che attraversa i vari territori, pertanto il progetto dovrebbe trasformare in opportunità questo elemento tramutandolo in un corridoio ecologico attraverso interventi di mitigazione ambientale».

RACCORDO Y

Sul raccordo Y è intervenuto il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini che è tornata a chiedere la salvaguardia del sottopasso esistente, fatto con soldi pubblici dei cittadini: «Chiediamo che venga mantenuto lo scatolare del sottopasso esistente – ha ribadito l primo cittadino – a lato della stazione FNM il cui completamento permetterebbe finalmente un vero collegamento stradale tra la stazione di Castellanza e Busto Arsizio».

COMITATO RHO-PARABIAGO

Il Comitato che si batte per chiedere lo stralcio dell’opera hanno ribadito la sua contrarietà sottolineando le tante criticità già evidenziate nelle osservazioni inviate al Ministero. La rappresentante Dalia Sartirana è tornata a chiedere per l’ennesima volta come mai un progetto giudicato dal Tar incompatibile con il territorio, oggi sia diventato compatibile nonostante poco nulla sia cambiato. Come Comitato quindi la richiesta di non procedere con l’opera e di usare i fondi del Pnrr per un progetto alternativo e meno impattante. 

Da Vanzago a Parabiago, viaggio tra gli espropriati del quarto binario

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
Pubblicato il 02 Luglio 2021
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