“Vogliamo la dad”. All’Isis Facchinetti di Castellanza sciopera il 30% degli studenti
Parlano i rappresentanti di istituto: "D'accordo l'85% degli studenti ma solo il 30 ha effettivamente scioperato". La dirigenza: "Sciopero immotivato. Assente per covid meno del 10% del personale"
La didattica a distanza è uno strumento da utilizzare ora che i contagi sono alle stelle, altrimenti a cosa serve? Sembra essere questo il pensiero che sta attraversando la mente di moltissimi studenti delle scuole superiori come l’Isis Facchinetti di Castellanza che questa mattina, lunedì, primo giorno di rientro dalle vacanze natalizie, hanno scioperato non presentandosi a scuola.
La posizione degli studenti
Nell’istituto castellanzese l’adesione all’astensione è stata del 30% circa «ma gli studenti d’accordo, secondo un sondaggio interno diffuso da noi – dicono i rappresentati di istituto – è di circa l’85%. Molti non hanno potuto scioperare perchè, essendo minorenni, non hanno avuto il permesso dei genitori». Mirna Zaroli e Annamaria Carmela Scida (nella foto) sono due dei quattro rappresentati di istituto della scuola e spiegano la loro posizione: «La Dad è stata utilizzata lo scorso anno quando eravamo a 5 mila contagi al giorno, oggi siamo a 50 mila. Perchè non aspettare che la curva si abbassi?» – si chiedono anche se con posizioni leggermente diverse.
Annamaria è per la libertà di scelta degli studenti e chiede che «fino a quando non diminuirà il numero dei contagi ci sia la possibilità di andare in dad. Chi vuole seguire le lezioni da casa deve poterlo fare così come deve essere garantita la possibilità di andare a scuola a chi vuole venire in presenza». Più netta la posizione di Mirna: «Ritengo sia più corretto stare tutti in dad perchè per i professori è complicato fare lezione mista».
La posizione della dirigenza
Diversa la posizione della dirigenza, per bocca del vicepreside Ludovico Santoro: «Non siamo allineati sulla posizione degli studenti. Riteniamo questo sciopero immotivato perché abbiamo fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza seppur tra molte difficoltà. Abbiamo avuto qualche problema per via delle assenze tra il personale ma siamo riusciti a garantire agli studenti la copertura di tutte le ore scolastiche. Certamente abbiamo anche registrato difficoltà nei trasporti perchè in quel settore si sono registrate numerose assenze. Ci auguriamo che la situazione non peggiori ma allo stato attuale abbiamo garantito le lezioni in presenza e meno del 10% del personale è fermo per il covid. Abbiamo anche dialogato anche con alcuni genitori spiegando loro che dobbiamo seguire la linea del ministero».
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