A Varese arrivano i “Lollisponge”, i tamponi salivari per i fragili
Sono arrivati, negli hub della Asst Sette Laghi, i tamponi molecolari salivari che funzionano come un lecca lecca. Sono destinati ai soggetti "particolarmente fragili e non collaborativi"
Sono arrivati, negli hub della Asst Sette Laghi e Valle Olona, i tamponi molecolari salivari che funzionano come un lecca lecca. Sono destinati ai soggetti “particolarmente fragili e non collaborativi” e rappresentano un grande passo avanti per il benessere di chi è sottoposto a questi test, anche se per una categoria ben precisa di utenti: per intenderci, non possono essere ancora utilizzati indiscriminatamente da tutti i bambini.
«Si tratta di tamponi molecolari per le persone fragili e non collaborative, utili per non proseguire nei loro confronti con indagini invasive e fastidiose, ma permettendo lo stesso una diagnosi efficace – spiega Elena Tettamanzi, Responsabile unità operativa epidemiologia, Medicina Ambientale e Flussi InformativiQUI i punti), e abbiamo informato anche le associazioni che si occupano dei soggetti fragili della possibilità di richiederli negli hub».
ATS Insubria – Di questi tamponi saranno dotati tutti i punti delle ASST legate ad ATS Insubria (Questa alternativa ha anche il vantaggio di non avere problemi di affidabilità: «La sensibilità e la efficenza di questo tampone salivare è del tutto sovrapponibile al tampone rinofaringeo – spiega il direttore sanitario di ATS Insubria Giuseppe Catanoso – E garantisce di fare in massima sicurezza un test affidabile».
La novità è stata presentata al punto tamponi di medicina generale, gestito dalla Croce Rossa e dalla cooperativa Medici Insubria, ubicato all’esterno della sede di Ats Insubria: all'”inaugurazione” era presente anche il presidente della commissione sanità in regione Lombardia Emanuele Monti. «Devo ringraziare Cristina Finazzi, che ha sollecitato, insieme alle associazioni che si occupano di questi problemi, questa metodologia per la disabilità, soprattutto per chi ha figli nello spettro autistico – Ha spiegato Monti – Ringrazio anche la ricerca lombarda, perchè questo test arriva da uno studio di alcune ricercatrici della statale di milano che abbiamo portato, insieme al professor GianVincenzo Zuccotti, all’attenzione del ministero già un anno fa. C’è voluto un anno per poter arrivare finalmente a utilizzare questo tampone».
IL TAMPONE SALIVARE “TESTATO” DALLA PICCOLA ERIKA
A provare il tampone per noi è stata la piccola Erika, 4 anni, che si è prestata al test con il consenso della mamma. Un test che è un po’ più lungo del tampone rinofaringeo: non dura qualche secondo, ma circa due minuti nei quali far roteare il “leccalecca” in vari punti della bocca.
Non è però difficile: come ha confermato Erika “Sa davvero di fragola”, come le avevano anticipato, rendendo il test per nulla sgradevole e fattibile anche direttamente dai soggetti interessati.
COME FARE, PER CHI DEVE FARLI
«Per i fragili, i medici di medicina generale possono effettuare la richiesta precisando il fatto che la prenotazione è fatta per un soggetto fragile e bisognoso di questo tipo di test – spiega ancora Elena Tettamanzi – Ma a prescindere da questo, una volta che si prenota e si arriva al punto tamponi, chi fa parte delle categorie che ne hanno diritto – i soggetti definiti “particolarmente fragili e non collaborativi” – può chiedere direttamente il tampone salivare».
Sul sito di ATS ci sono i punti tampone e gli orari
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