Cantieri Esselunga, due sottopassi su tre sono già stati realizzati
Si concluderanno nell'autunno 2022 i lavori che porteranno allo svincolo in uscita da Milano dell'autostrada e alla "terza rotonda", preliminare all'ampliamento di via Selene. Prevista anche una ciclabile
Dopo l’inaugurazione delle due rotonde “dell’Esselunga” in via Gasparotto, gli automobilisti hanno ricominciato a muoversi regolarmente su quell’asse in entrata a Varese.
I cantieri, però, non sono finiti: nel progetto era infatti compresa anche una terza rotonda, a supporto del secondo svincolo – dopo quello verso viale Europa e via Gasparotto in uscita da largo Flaiano – che permetterà a chi è in arrivo da Milano, di scendere verso viale Europa.
Si tratta di cantieri meno visibili perché in una zona fino ad ora verde e nascosta da autostrada e ferrovia, ma che sono proseguiti in tutti questi mesi. Siamo andati per voi a vedere a che punto sono, insieme all’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati.
«Siamo a buon punto – risponde l’assessore -. Manca l’ultimo sottopasso ferroviario che consentirà dalla cosiddetta terza rotatoria che è in costruzione, di arrivare al nuovo sistema viabilistico in viale Europa e via Gasparotto. Siamo quindi all’ultima fase del cantiere, che si concluderà nell’autunno di quest’anno».
Cosa è successo in questi mesi?
«Sono state realizzate opere poco visibili, che però i varesini avranno percepito soprattutto arrivando dall’autostrada o da largo Flaiano. Più precisamente hanno eseguito due sottopassi (il primo sotto il raccordo autostradale, il secondo sotto la ferrovia) che consentiranno di realizzare l’uscita per le auto che escono dall’autostrada e da li potranno immettersi nel nuovo sistema viabilistico. Sono state realizzate inoltre le opere idrauliche di convogliamento delle acque alla palude Stoppada, che andranno a migliorare il sistema naturalistico e ambientale della palude. Infine, sono state realizzate le opere propedeutiche alla realizzazione dell’ultimo sottopasso e della rotatoria».
Per realizzare i sottopassi non è stata mai fermata la circolazione dei treni. Come è stato possibile?
«I due tunnel, dal punto di vista della tecnologia costruttiva, sono piuttosto avanzati, proprio perché il problema era quello di garantire il passaggio dei convogli – spiega Civati – Per permettere questo è stato, e così avverrà anche per il terzo, costruito fuori dal rilevato ferroviario una “scatola” di cemento che ha la lunghezza e la larghezza del tunnel (in questo caso una lunghezza di circa 50 metri e una larghezza di circa 20). Una volta realizzata all’esterno, questa “scatola” viene lentamente spinta sotto il rilevato ferroviario a 50 centimetri per volta, togliendo man mano la terra che si ritrova all’interno. Piano piano, in un periodo di circa un mese, la “scatola” viene spinta tutta sotto la ferrovia, e quando è tolta tutta la terra il tunnel è realizzato».
La preparazione della terza “scatola” per l’ultimo sottopassoQuesti cantieri coinvolgeranno via Selene?
«Il cantiere di via Selene è un cantiere diverso da quello dove siamo oggi, ma soprattutto dal punto di vista amministrativo ha un percorso diverso: questi li sta realizzando Esselunga come opere accessorie per il supermercato aperto, via Selene sarà un cantiere comunale realizzato anche con fondi regionali. Però i luoghi sono questi: le opere in via Selene consentiranno di unirsi alla via per Schianno e permetteranno il collegamento viario della zona sud di Varese con Gazzada, cosi sgravando via Piana di Luco e viale Borri dal traffico, e anche consentendo l’eliminazione del ponticello di via Gasparotto che crea spesso intasamenti, soprattutto di camion».
Per quanto riguarda il cantiere di via Selene: «Le tempistiche prevedono innanzitutto la conclusione del cantiere principale, entro autunno 2022. L’idea dell’amministrazione però è individuare l’azienda e cominciare i lavori in via Selene al più presto, anche sfruttando i lavori già eseguiti che sono utili a questo cantiere, ma lo saranno anche per il prossimo».
In questo cantiere si stanno facendo, e si faranno, anche lavori di compensazione ambientale?
«Sì. Oltre ai lavori di compensazione ambientale e riforestazione in villa Toeplitz, in via Maspero ed altri, ci sono molti interventi in loco. Innanzitutto sono lavori di miglioramento idrogeologico di tutta l’area della palude Stoppada, potenziando l’afflusso delle acque. La palude infatti vive con le acque, che in questi ultimi anni sono diminuite: noi vogliamo potenziarle per mantenere l’equilibrio idrogeologico della palude. Sono previsti inoltre interventi di miglioramento della vegetazione. Infine, un ultimo passaggio poco valorizzato è la realizzazione di una pista ciclopedonale che permetterà di raggiungere da viale Europa le zone verdi e, nella nostra idea, anche di raggiungere il cimitero di Bizzozero e la chiesa di santo Stefano con un corridoio pedonale e ciclabile».
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