All’ospedale di Varese in funzione un nuovo acceleratore lineare per la cura dei tumori

In funzione dall'agosto scorso è stata già utilizzato in una ventina di casi. Importanti i miglioramenti in termini di cure e di durata del trattamento. La vice presidente Moratti ha voluto visionare il macchinario e ha parlato dell'ospedale Del Ponte

Sono 1200, in media, i pazienti  che vengono sottoposti al trattamento radiante per la cura dei tumori all’ospedale di Varese. Si tratta, per lo più, di tumori della mammella, del polmone, del tratto testa collo, della prostata.
La terapia radiante stereotassica viene effettuata con un apparecchio che colpisce, con dosi di radiazioni molto elevate, i bersagli tumorali di piccole dimensioni ottenendone la distruzione.

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Letizia Moratti in visita al nuovo acceleratore lineare del Circolo di Varese 4 di 8

Oggi, la tecnologia permette di migliorare costantemente le performance di questi macchinari e di migliorare anche i trattamenti divenendo più precisi e meno pesanti.

Ed è proprio un investimento di eccellenza quello che questo pomeriggio la Vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, accompagnata dal Presidente della Commissione Sanità regionale Emanuele Monti, ha visitato all’ospedale di Circolo ove dal mse scorso è in funzione un acceleratore lineare di ultima generazione. Una ventina di pazienti è già stata sottoposta a trattamento con la nuova macchia. 

Accolta dalla squadra manageriale del direttore generale Gianni Bonelli, dal direttore della Radioterapia Paolo Antognoni e da tutti i medici e i tecnici della radioterapia e della fisica sanitaria, la vicepresidente ha voluto vedere il macchinario e si è fatta raccontare il netto miglioramento delle performance sia i termini di durata della cura, dalle attuali 5 settimane a 14 giorni, sia in termini di durata della seduta.

«Grazie alle potenzialità del nuovo Acceleratore lineare – spiega il Dott. Paolo Antognoni, Direttore della Radioterapia – è possibile erogare procedure che necessitano di altissima accuratezza geometrica, quali i trattamenti di radioterapia stereotassica e di radiochirurgia. Il sistema di monitoraggio istantaneo è indipendente dall’acceleratore e rende possibile la verifica, anche per posizioni angolate del lettino, su cui si trova il paziente, e della testata dell’acceleratore. La verifica, basata sul confronto dell’anatomia interna del paziente con quanto previsto dalle immagini TAC utilizzate per lo studio del piano di trattamento, rileva automaticamente variazioni che potrebbero compromettere il trattamento e avvisa immediatamente l’operatore. La nuova apparecchiatura consente, infatti, anche l’eventuale interruzione del fascio radiante, nel caso in cui si superino le soglie di tolleranza del movimento d’organo e di conseguenza il bersaglio non risulti correttamente irradiato. Il risultato della fusione delle immagini acquisite con quelle di riferimento guida la correzione geometrica».

Il sistema è dotato di telecamera a infrarossi, che inquadra la posizione di una serie di marker riflettenti posti sulla pelle del paziente, per assistere gli operatori nell’iniziale posizionamento del paziente ad ogni seduta di terapia, riducendo i tempi dell’operazione e garantendo la massima precisione.

«L’elevata accuratezza geometrica e dosimetrica delle tecniche di trattamento, rese possibili da questa nuova apparecchiatura – aggiunge il Dott. Tanzi, Direttore della Fisica Sanitaria – richiede un protocollo specifico di controlli di qualità sia nella fase di messa a punto, sia in quella di esercizio: ciò viene assicurato dal team della Fisica Sanitaria che affianca quotidianamente l’equipe della Radioterapia nell’attività clinica».

Grazie all’introduzione di questo particolare sistema di monitoraggio istantaneo dei movimenti degli organi interni del paziente e, con essi, del tumore stesso, sarà possibile effettuare in tutta sicurezza, con significativi vantaggi clinici, alcuni tra i più sofisticati ed impegnativi trattamenti di radioterapia stereotassica, quali quelli per le neoplasie del pancreas e del fegato, oltre a quelli basati su regimi di ultra-pofrazionamento per le neoplasie della prostata, con significativa riduzione della durata del ciclo di radioterapia dalle attuali 5 settimane a meno di due settimane.

La vicepresidente ha sottolineato gli investimenti che verranno attuali nella sanità lombarda, due miliardi di euro di cui 1,2 miliardi dai fondi del PNRR e 800.000.000 dal bilancio regionale.  Uno sforzo che va nel segno del miglioramento della sanità pubblica che è garanzia di cure per tutti  i cittadini. L’assessore al Welfare ha inoltre ricordato anche lo sviluppo della rete territoriale con l’apertura delle prime 25 case della comunità e degli 8 ospedali di comunità a cui seguiranno gli altri: « Un piano di potenziamento che prevede il 40% dei risultati quest’anno e il 30% sia nel 2023 sia nel 2024. Oltre alle strutture e ai servizi, si potenzierà anche la telemedicina e la digitalizzazione delle cartelle sanitarie».

Tra il 2023 e il 2024 anche gli altri due acceleratori lineari in dotazione alla Radioterapia saranno sostituiti, in seguito agli stanziamenti della componente 2 della missione 6 del PNRR, oltre 14 milioni a disposizione di ASST Sette Laghi per l’acquisto di grandi tecnologie. Regione Lombardia ha, infatti, approvato la destinazione d’uso dei fondi, che permetteranno l’acquisto delle apparecchiature individuate per 14,8 milioni di euro.

A questo proposito il direttore Bonelli ha spiegato il piano di potenziamento in atto alla Sette Laghi:« Investire in tecnologia per noi ha un valore duplice – ha dichiarato il DG Bonelli in apertura – Da un lato significa offrire ai nostri pazienti gli standard di cura migliori, allineando le nostre prestazioni a quelle top di gamma. Dall’altro significa valorizzare le competenze dei nostri professionisti, mettendoli in condizione di esprimerle al meglio e rendendo la nostra Azienda attrattiva per nuovo personale. Laddove si lavora ai massimi livelli, si attraggono professionisti con competenze e talento al massimo livello. Nel dettaglio, le grandi apparecchiature in arrivo nella nostra Azienda valgono oltre 14,8 milioni di euro, a cui si aggiungono altre macchine, come l’acceleratore inaugurato oggi, finanziato con fondi stanziati da Regione Lombardia, la TAC appena installata a Luino, di oltre 300mila euro, il robot chirurgico in arrivo per la metà di questo mese nelle sale operatorie dell’Ospedale di Circolo, quasi due milioni e mezzo di investimento, e la sala operatoria ibrida che sarà operativa con il prossimo anno, del valore di 3 milioni di euro”».

Prima di andare Letizia Moratti è intervenuta sui lavori urgenti avviati all’ospedale Del Ponte e che stanno comportando una riduzione delle attività soprattutto nei reparti che hanno rinviato o spostato tutte le prestazioni programmate: « La misura si è resa necessaria dopo un atto della Procura. Ho avviato un’indagine interna e dato disposizioni perchè ci siano controlli più approfonditi degli appalti che vengono dati in sanità».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Ottobre 2022
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