150 studenti del varesotto hanno partecipato a Becoming, progetto formativo contro la violenza sulle donne e femminicidio

La risposta ad un questionario finale in merito alle attività svolte sottoposto ai ragazzi, afferma che il 50% ha considerato interessante il progetto, un 30%, invece, molto interessante, e solo una piccola parte le ha ritenute poco o per nulla interessanti

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Nella mattinata di oggi, lunedì 21 novembre, a Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, si è tenuto un incontro con alcuni degli studenti che hanno partecipato al progetto BECOMING, volto a sensibilizzare e istruire i più giovani in merito al femminicidio e la violenza sulle donne.

“Siamo abituati a pensare alla violenza come ai terribili fatti di cronaca che sentiamo alla televisione, ma ci sono tanti tipi di violenza, a volte molto sottili e difficili da riconoscere. Parliamo di violenza fisica, ma anche economica, psicologica – ha spiegato Anna Danesi, Consigliera di Parità della Provincia di Varese – Questo ci ha portato a creare questo progetto che speriamo di replicare nel futuro. Ma non si tratta di una cosa unilaterale: vogliamo parlare con i ragazzi e sapere come hanno affrontato e vissuto questa esperienza”.

Sono circa 150 i ragazzi che hanno preso parte al progetto BECOMING, partecipando ad attività formative specifiche che spiegassero e facessero chiarezza in merito all’argomento del femminicidio, accompagnati dalle formatrici Anna Maria passaggio Cristina Obber: “Ci auguriamo per il futuro che siano i ragazzi stessi a desiderare di partecipare perché voler esserci è importantissimo. Noi come formatrici ci eravamo poste degli obbiettivi e abbiamo evinto che questo progetto va a inserirsi nell’ambito dell’educazione civica, poiché il suo scopo vuole essere quello di formare cittadini attivi e consapevoli, poiché bisogna sapere che il femminicidio è l’omicidio di una donna in quanto tale e il fatto che avvenga in una relazione affettiva ci dice che questo è proprio un problema culturale e di equilibrio nelle relazioni tra uomini e donne, ed è proprio questa conoscenza che permette di far valere i propri diritti”.

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La risposta ad un questionario finale in merito alle attività svolte sottoposto ai ragazzi, afferma che il 50% ha considerato interessante il progetto, un 30%, invece, molto interessante, e solo una piccola parte le ha ritenute poco o per nulla interessanti. Un progetto che affronta un argomento molto delicato, di grande attualità, e che ha messo in luce molti aspetti della questione femminicidio e violenza sulle donne, a volte con necessaria schiettezza, che i giovani spesso sottovalutano, non conoscono o di cui non si interessano affatto, sottolineando anche un maggiore interesse da parte delle studentesse rispetto ai colleghi maschi.

Presenti anche Rossella Dimaggio, Assessora servizi educativi del Comune di Varese, che ha spiegato l’importanza dei centri antiviolenza e il significato di violenza di genere e Simone Longhini, Consigliere Provinciale, che ha affermato: “Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa attività. Oggi inizia una settimana particolare che si concluderà, il 25 novembre, con la Giornata Nazionale Contro la Violenza sulle Donne. So che il progetto è stato molto partecipato, mi auguro che possa in futuro essere ampliato come partecipazione e realtà scolastiche da coinvolgere”.

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Pubblicato il 21 Novembre 2022
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