“Il Fai è nato a Torba: il monastero è il nostro primo figlio”
Presentati il restauro di alcuni affreschi, la valorizzazione della “torre delle monache” e una nuova guida: “Porteremo nella chiesa le ceneri del fondatore Renato Bazzoni”
Affreschi sistemati, nuova illuminazione e nuova guida per il Monastero di Torba. Il rinnovato monumento è stato presentato mercoledì pomeriggio dal vicepresidente del Fai (Fondo ambiente italiano), Marco Magnifico, che ha ricordato come la struttura sia molto importante per il territorio e per lo stesso Fai. Per l’occasione sono stati presentati i lavori di valorizzazione della “torre delle monache”, dove è stata rifatta l’illuminazione e posizionata meglio una pedana che permette l’osservazione della rinomata torre. Illustrati anche gli affreschi presenti nella chiesa e recentemente restaurati e la guida turistica appositamente rifattta.
«Il Fai ha cominciato qui – ha spiegato Magnifico -. Il monastero di Torba è stata la prima opera che nel ’75 venne donata al Fondo: fu Renato Bazzoni a convincere la signora Crespi a comprare la struttura e donarcela. Siamo molto affezionati al Monastero in cui vi sono affreschi unici in tutta la Lombardia. È come se fosse il nostro primo figlio e come tutti i primi figli va accudito. Infatti non è finita, il nostro sogno continua: oltre a voler portare le ceneri di Bazzoni proprio in questa chiesa, il prossimo passo per la valorizzazione del sito è il collegamento con gli scavi di Castelseprio. Sarebbe un sogno che si realizza ed è l’ultimo e necessario tassello per rendere unico tutti e due i siti, con le mura di collegamento che risalgono a epoca romana».
Alla presentazione vi erano anche diversi rappresentanti istituzionali: oltre al dirigente della regione, Claudio Gamba, vi era anche il sindaco di Morazzone in veste di consigliere provinciale per conto dell’assessore Francesca Brianza: «La candidatura di quest’area come patrimonio dell’unesco ha purtroppo subito una battuta d’arresto – ha spiegato Bianchi -. Gli uffici provinciali sono al lavoro per diventi una realtà con una nuova candidatura. Questa sistemazione della torre e degli affreschi va proprio in questa direzione».
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