Buco in Provincia, Galli respinge le accuse e chiede le scuse della maggioranza
A dieci giorni dalla conferenza stampa in cui presidente e consiglieri hanno denunciato l’esistenza di un buco da 50 milioni di euro nei bilanci del'ente ribattono i gruppi di opposizione
A dieci giorni dalla conferenza stampa in cui la maggioranza guidata dal presidente Gunnar Vincenzi denunciava l’esistenza di un buco da 50 milioni di euro nei bilanci della Provincia, i gruppi di opposizione, ex amministratori dell’ente, ribattono alle accuse e chiedono le scuse, e in un caso le dimissioni, agli accusatori.
Convocata unitariamente dai gruppi “Liberi per la Provincia” e “Lega Nord”, con i capigruppo Piero Galparoli e Giuseppe Longhin, insieme ai rappresentati delle segreterie dei partiti di Lega, Matteo Bianchi, Forza Italia, Marcello Pedroni, e Udc, Ennio Imperatore, la conferenza stampa odierna ha dato modo all’ex presidente e commissario della Provincia di Varese Dario Galli di ribattere.
Come risposta alle accuse mosse sul bilancio dalla Maggioranza tutto il gruppo d’opposizione pone tre quesiti che entrano nel merito della vicenda. Il primo riguarda il ruolo dei revisori dei conti e il servizio di garanzie che svolgono nell’approvazione dei bilanci: «è possibile che gli stessi revisori si siano espressi favorevolmente sul bilancio a novembre del 2014 per poi dare un parare negativo nel marzo del 2015?», e ancora, «è possibile che il ragioniere capo della Provincia Michele Colombo abbia deliberatamente certificato un bilancio con entrate insussistenti?» e per finire: «è possibile che i funzionari del settore bilancio e tributi, i dirigenti dei vari settori, i consiglieri provinciali di maggioranza e minoranza e la stessa corte dei conti non si siano mai resi conto che stessero attestando la veridicità di un bilancio fuori legge?».
Domande per le quali gli ex amministratori di Villa Recalcati hanno formulato una loro ipotesi di risposta, che è poi quella che Dario Galli (foto) ha dato immediatamente dopo l’esplodere della vicenda: «quello che è successo – spiega – è semplicemente la conseguenza del cambiamento dei principi che la legge impone al bilancio non certo una colpa degli ex amministratori. Si tratta di una questione tecnica che non può essere strumentalizzata come accusa politica. Ed inoltre si possono mettere in atto tutti gli interventi di correzione».
Tutto ruota intorno alla voce dei “residui attivi” che facevano parte del bilancio. Il presidente Gunnar Vincenzi ha denunciato, parafrasando i revisori dei conti, che “nel bilancio approvato tra le voci in entrata c’erano presunti crediti della Provincia che in realtà non sussistono” e questo ha generato il buco di bilancio. Galli, invece, ribatte che la questione riguarda un puro tecnicismo di bilancio: «dall’1 gennaio del 2015 sono entrate in vigore i nuovi principi della contabilità armonizzata (D.L.vo 118/2011) che prevedono l’accertamento per cassa dell’imposta sulle assicurazioni per la responsabilità civile autoveicoli e dell’imposta provinciale di trascrizione. Quindi è semplicemente cambiata la contabilizzazione delle cifre ed è logico che questo se visto solo parzialmente e solo dal punto di vista delle entrate appare come un buco di bilancio».
Al di fuori dei tecnicismi la vicenda emerge anche da un punto di vista più strettamente politico: «il presidente Vincenzi e i consiglieri di maggioranza hanno mosso delle accuse facendone un atto politico – spiegano gli intervenuti -. Non abbiamo avuto nemmeno un confronto precedente alla loro uscita pubblica e ora si rifiutano di rispondere alle nostre obiezioni con dei dati che attestino ciò che hanno denunciato». L’ex commissario Galli, invece, ha diffuso una relazione proprio dell’ex ragioniere capo della Provincia Michele Colombo che entra nel merito dei conti e tecnicamente spiega la vicenda.
«È stato istigato il dubbio nell’opinione pubblica che io mi sia comportato in modo truffaldino – spiega Dario Galli -, inoltre è stato gettato discredito su tutto l’apparato tecnico di Villa Recalcati diffondendo anche immotivata preoccupazione sul futuro dei suoi dipendenti. Io chiedo ufficialmente che il presidente e i suoi consiglieri convochino una conferenza stampa per scusarsi o passerò alle vie legali per tutelare la mia persona».
Dai gruppi in consiglio arriva inoltre la richiesta di convocare un consiglio provinciale urgente per discutere di tutta al vicenda. A questo si aggiunge la richiesta di dimissione della consigliera di maggioranza Laura Cavallotti, in quanto referente del bilancio, avanzata dal gruppo della Lega Nord.
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