Uniti contro l’ambrosia per ridurre le allergie
L'Asl ricorda le misure necessarie a contenere gli effetti dei pollini di questa pianta che provoca prurito e asma. Importante è la pulizia delle aree private e pubbliche
La dispersione dei pollini, con l’arrivo della bella stagione, come ogni anno, potrebbe scatenare allergie.
Prevenzione ed interventi mirati possono contrastare la diffusione degli infestanti e ridurre gli effetti degli stessi.
Il Dipartimenti di Prevenzione Medica delle ASL svolge attività di controllo del territorio con la vigilanza delle aree, di pertinenza dei Comuni, interessate dal proliferare dell’ambrosia, con l’obiettivo di contenere il rischio, anche in forza di una mirata educazione sanitaria alla popolazione.
Una delle aree maggiormente infestate è la zona sud della provincia di Varese.
La concentrazioni di polline, diminuita nel biennio 2013 – 2014 per le piogge abbondanti, è al di sotto dei livelli raggiunti negli anni precedenti, anche grazie ad una maggiore attenzione dei cittadini, che provvedono ad un taglio mirato dell’ambrosia per contenerne la proliferazione e segnalano le concentrazioni di questa pianta laddove la riproduzione è incontrollata.
Come riconoscerla
La pianta adulta può raggiungere l’altezza di 1.5 metri. Presenta un fusto peloso, molto ramificato superiormente. Le foglie sono molto frastagliate e pelose; i fiori sono gialli, piccoli, raggruppati in infiorescenze terminali a forma di spighe, da non confondere con l’Artemisia, che ha fusto meno ramificato e foglie simili ma più chiare nella faccia inferiore.
Quando fiorisce
E’ una pianta che ama i luoghi assolati e asciutti, si può trovare: •ai margini delle strade
•nelle aree urbane degradate
•nei cantieri aperti per lungo tempo
•in aree agricole semi-abbandonate e/o incolte
•sulla massicciate ferroviarie
•in tutte le zone incolte e semi-abbandonate in un intervallo di altitudine tra 0 e 300 metri s.l.m.
Fiorisce a fine estate, in genere tra inizio agosto e fine settembre. Le fioriture più intense si concentrano tra gli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre.
Cosa provoca
•sintomi nasali (prurito, gocciolamento, starnuti, naso chiuso)
•sintomi oculari (prurito, lacrimazione)
•sintomi respiratori (tosse, asma)
Come combatterla
La A.S.L della Provincia di Varese ha fornito alle Amministrazioni Comunali indicazioni relative alle modalità di contrasto all’agente infestante, fra cui l’esecuzione di sfalci periodici per prevenire la diffusione del polline, causa primaria di manifestazioni allergiche.
Pertanto, al fine di promuovere una lotta efficace alla pianta infestante, è necessario il rispetto delle specifiche disposizioni previste in sede locale dalle Ordinanze dei Sindaci; si sottolinea inoltre l’importanza della piena collaborazione da parte di tutti i cittadini per la manutenzione e la pulizia delle aree private di propria pertinenza (quali cortili, marciapiedi interni, parcheggi, aree verdi, ecc.).
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