Oltre 60 volontari aiutano i richiedenti asilo a Venegono

Provengono da 6 paesi diversi i 64 profughi ospitati nella palestra scuola superiore cittadina. Le prime giornate tra visite mediche e corsi di italiano

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I richiedenti asilo presenti a Venegono sono 64 e provengono da 6 nazioni diverse: Costa d’Avorio, Nigeria, Mali, Guinea (Conakry), Bangladesh, Gambia, Senegal. Hanno passato queste prima giornate di accoglienza tra visite mediche e corsi di italiano. Sono i primi dati diffusi dal sindaco di Venegono Inferiore, durante il consiglio comunale aperto che si è svolto sabato mattina a Venegono Inferiore.

«Non potranno aumentare di numero perché quello è il numero definito dalla Croce Rossa come capacità massima del Campo – spiegano dal gruppo di maggioranza Venegono che Vorrei -. Si tratta di uomini, nella stragrande maggioranza al di sotto dei 30 anni. Hanno già fatto diverse visite igienico-sanitarie e, a partire da lunedì 20, faranno una serie di ulteriori controlli medici, comprese le vaccinazioni previste dal protocollo ASL».

La Croce Rossa presidia il Campo con due operatori fissi giorno e notte, un referente del campo e un emergency manager. «La Croce Rossa ha impiantato un ambulatorio medico e un medico volontario fa visita al campo ogni giorno – proseguono dal gruppo -. Inoltre hanno iniziato a operare presso il campo due mediatori culturali, uno anglofono e uno francofono. » stato attivato un corso di italiano gestito dal Centro Provinciale Istruzione degli Adulti (ex centro Eda), dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12».

Sono 63 le persone volontarie che aiutano nella gestione dell’emergenza: «Hanno dato la propria disponibilità a titolo di volontariato 63 persone, quasi tutte venegonesi, che si alternano nelle varie attività (affiancamento dei volontari CRI per distribuzione pasti; affiancamento dei professori al corso di italiano e lezioni supplementari per gli analfabeti, etc.). Lunedì 20 luglio, nel pomeriggio, è previsto un incontro tra Sindaco, Prefetto e Provincia di Varese. Vi faremo sapere quali sono le novità».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 20 Luglio 2015
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