Confartigianato taglia i costi dell’elettricità e del gas
Aumento annunciato nei prossimi tre mesi: il gruppo di acquisto di Confartigianato, invece, garantisce a imprese e famiglie un ulteriore risparmio del 5%
La notizia non è di quelle che si possono prendere alla leggera: imprese e famiglie, nei prossimi tre mesi, si vedranno aumentare le bollette di gas ed elettricità.
Secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia, nella consueta revisione dei prezzi della componente “energia”, per l’elettricità l’aumento sarà del 3,4% mentre per il metano sarà del 2,4%.
Il Cenpi (Consorzio Energia per le Imprese) di Confartigianato, invece, ha fatto leva sulle sue professionalità per poter “strappare” nuovamente le quotazioni migliori sul mercato. Nel 2016, infatti, il gruppo d’acquisto conta di far risparmiare imprese e famiglie con una ulteriore riduzione dei costi di gas ed elettricità di circa il 5%. Ricordiamo che i risparmi per i settori merceologici particolarmente energivori vanno da un minimo del 23% (per lavanderie, autoriparatori e alimentari) ad un massimo del 50% (per le officine meccaniche in genere). Ad oggi, le imprese che si sono affidate a Confartigianato Varese per risparmiare sull’elettricità sono 1.091, mentre 497 sono quelle che hanno tagliato i costi sul gas.
Cenpi, però, non garantisce solo un risparmio più che mai vantaggioso, ma anche un’attenzione nei confronti dei clienti che è raro trovare altrove. Attraverso il suo sportello aperto in Confartigianato Imprese Varese – i riferimenti sono Antonella Imondi ( antonella.imondi@asarva.org, 0332.256350) e Mauro Menegon (mauro.menegon@asarva.org, 0332.256285) – si affiancano gli associati in tutti i passaggi: stipulazione del contratto e controllo delle condizioni in essere (non sempre trasparenti) con il fornitore precedente, assistenza nella fornitura di energia e gas, verifica delle regolari applicazioni delle condizioni contrattuali, comunicazione al fornitore di eventuali disservizi per poterli affrontare nel migliore dei modi e risolverli.
«Il concetto è semplice, ma sembra che capirlo sia difficile: le imprese italiane pagano l’elettricità il 35% in più rispetto la media delle aziende dell’Eurozona (ogni imprenditore italiano sborsa 2.259 euro in più all’anno rispetto ad un suo collega europeo), cioè 3,8 miliardi di maggiori costi – dice il Presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli -. Ogni anno, però, si ripropone lo stesso problema: garantire alle piccole imprese un risparmio significativo che le aiuti a mantenere o, aumentare, la loro competitività. In un mondo dove la dimensione locale si sposa quotidianamente a quella globale, non si può più pensare ad un gap del genere tra Italia e resto dell’Europa. Ci vuole un intervento risolutore che rassicuri le piccole imprese e che, soprattutto, equilibri questo nostro mercato nel quale ci sono voci che incidono per il 35% sul costo energetico delle piccole imprese e che gravano su queste in modo sproporzionato, il 180% in più, rispetto a quanto pagano le aziende energivore più grandi. Cenpi è un ottimo strumento».
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