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Studenti protagonisti a Green school
Premiati gli istituti virtuosi. Con le buone pratiche ambientali l'anno scorso risparmiate 2,5 tonnellate di gas serra. Vincenzi: "creare una rete provinciale per l’educazione allo sviluppo sostenibile"
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A Villa Recalcati questa mattina, 27 maggio, sono arrivate le scuole – quest’anno sono più di 40 – che hanno ottenuto la certificazione volontaria Green School assegnata dalla Provincia di Varese e da Agenda 21 Laghi.
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«Con la consegna del riconoscimento finisce un percorso, ma ne inizia un altro ben più importante – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi – ora infatti dopo un anno di formazione, progetti, iniziative su tutte le tematiche inerenti la Green school, gli alunni sono pronti a portare avanti nella vita quotidiana tutto ciò che hanno imparato. Questa è una bellissima iniziativa, che contribuisce alla formazione dei cittadini attivi e che nel corso degli anni ha visto incrementare il numero delle scuole che hanno aderito. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno lavorato al progetto, l’Università dell’Insubria, le associazioni e tra queste in particolare Re Mida, ma soprattutto i dirigenti scolastici, i docenti e gli alunni che hanno creduto in questo percorso e capito che la tutela dell’ambiente, il risparmio delle risorse naturali passa anche attraverso una serie di piccoli gesti quotidiani».
Le Green Schools, che ormai costituiscono una rete di scuole di ogni ordine e grado (materne, primarie, secondarie di 1° e 2°), hanno aderito al percorso proposto dalla Provincia di Varese e da Agenda 21 dei Laghi con il supporto di CAST sviluppando, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016, diverse iniziative e buone pratiche sostenibili per ridurre concretamente le emissioni di CO2 della scuola e del suo indotto e in generale per promuovere modelli e stili più sostenibili.
Ma come si distingue una Green School? Il logo esposto sui siti internet e sugli ingressi delle scuole è buon segno per riconoscere le scuole certificate, ma la differenza sostanziale la si nota dall’intensa eco – attività sviluppata dalla scuola che collabora fattivamente per uno sviluppo più sostenibile del territorio in cui è insediata.
Le Green Schools sono esempio di collaborazione e di cittadinanza attiva. Studenti, insegnanti e personale non docente collaborano tutti per un obiettivo comune quello di ridurre l’impronta ecologica e di integrare nella didattica le tematiche ambientali diventando così un buon esempio sia di sostenibilità ambientale che di innovazione didattica.
Le Green Schools sono responsabili. Attraverso semplici comportamenti controllano e riducono i consumi energetici ponendo attenzione all’uso delle luci, migliorano la raccolta differenziata e riducono la produzione dei rifiuti (es. riducendo gli sprechi alimentari ed eliminando l’uso delle bottigliette di plastica nelle mense) e in tanti casi gli studenti raggiungono la scuola con mezzi sostenibili (es. pedibus, bicibus e carpooling).
Le Green Schools sono creative. Sono tante le invenzioni trovate dalle scuole per fare sviluppo sostenibile: dall’open day dedicato ad ambiente&innovazione, alla piattaforma mobile che segue i bambini per raccogliere i rifiuti; dalla creazione di oggetti con materiali di riuso, alla realizzazione di video spot.
Le Green Schools sono innovative e smart perché nella didattica le tematiche dello sviluppo sostenibile sono pienamente integrate nelle materie di studio innovando così il percorso formativo degli studenti verso profili green e l’uso delle nuove tecnologie è una consuetudine.
Indicativamente quest’anno l’azione delle Green Schools ha permesso di risparmiare circa 2,5 tonnellate di emissioni di gas serra. Il dato è ottenuto dalla somma dei valori di CO2 equivalente calcolati da ciascuna delle scuole.
I risultati più soddisfacenti in termini CO2 equivalente non emessa sono principalmente generati dalle esperienze di Green School che hanno introdotto misure come il pedibus, che hanno coinvolto interamente la popolazione scolastica in azioni di risparmio energetico e/o di raccolta differenziata spinta di plastica e carta e di riduzione dei rifiuti organici tramite compostiera.
Questi risultati, insieme all’eccellenza dei lavori svolti e all’impegno delle scuole danno una forte motivazione al Presidente della Provincia di Varese, Gunnar Vincenzi, che ha dichiarato l’interesse a sostenere le attività di educazione allo sviluppo sostenibile impegnandosi a: – consolidare il progetto Green School, che da sperimentazione, potrà diventare una prassi ed un percorso formale di scala provinciale a cui potranno partecipare tutte le scuole. Sviluppando ulteriormente i metodi di valutazione e gli strumenti formativi e comunicativi, con particolare attenzione alle scuole secondarie che necessitano di un approccio più adatto alla loro dimensione e complessità gestionale; – , 27 maggio, che coinvolga secondo una strategia d’azione comune i referenti delle istituzioni scolastiche come l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Varese e gli altri soggetti del territorio (es. enti locali, università, associazioni, imprese, enti di ricerca, ecc.) creando così delle sinergie e delle opportunità per le scuole.
Se il progetto Green School sta diventando un’eccellenza è anche merito di ReMida Varese. Il centro della provincia di Varese che, attraverso i suoi laboratori di riuso creativo dei materiali di scarto presso il Chiostro di Voltorre, sta diventando sempre più un polo di riferimento ed una risorsa di idee per le scuole, ma anche per gruppi, educatori, ecc. impegnati in attività di educazione ambientale.
Grazie a ReMida Varese, che quest’anno ha svolto il ReMida Day a Villa Recalcati, le Green School recuperano materiali di scarto per realizzare dei laboratori in classe, gli insegnanti apprendono nuove metodologie di lavoro, gli studenti delle scuole superiori possono realizzare percorsi di alternanza scuola – lavoro con una vocazione green.
Per maggiori informazioni su Green School e ReMida Varese: www.modusriciclandi.info – https://greenschoolsforum.wordpress.com/
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