“Carte d’identità ai richiedenti asilo: valuteremo col Prefetto ogni singolo caso”
Il sindaco Laura Cavalotti ha accolto alcuni rappresentanti della protesta di mercoledì mattina e spiegato loro la decisione presa col Prefetto
«Stabiliremo con il prefetto, caso per caso, a chi concedere la carte d’identità per i richiedenti asilo». Parole del sindaco di Tradate, Laura Cavalotti, che nella mattina di mercoledì 26 ottobre ha incontrato una rappresentanza dei richiedenti asilo presenti nella struttura, gestita dalla Croce Rossa varesina, delle suore canossiane della Barbara Melzi.
Nel centro di accoglienza sono presenti più di un centinaio di ragazzi provenienti da diversi stati dell’Africa. Tutti hanno fatto richiesta di asilo per motivazioni diverse. Alcuni sono presenti da oltre un anno. La protesta attuata da una ventina di loro mercoledì mattina ha riguardato la possibilità, da parte dei sindaci, di poter concedere la carta d’identità. «Certo, sono arrivate le richieste – conferma il sindaco di Tradate -, ma l’emergenza dei richiedenti asilo è di livello nazionale. Se i nostri politici non sono in grado di affrontarla a livello internazionale non possiamo trovarci noi amministratori locali a gestire una situazione di emergenza a livello amministrativo. Dare la carta d’identità con troppa facilità potrebbe avere delle ripercussioni in futuro. Questi ragazzi hanno già dei documenti con cui andare in giro».
Il sindaco però non nega la possibilità di poter concedere il documento: «La situazione deve essere gestita a livello ministeriale. In passato il Comune di Tradate si è fatto mediatore tra la Prefettura e le Suore per concedere uno spazio inutilizzato, poi gestito ottimamente e in totale sicurezza dalla Croce Rossa. La questione delle Carte d’identità dovrà essere gestita insieme al rappresentante del ministero sul territorio. Ho infatti già parlato con il Prefetto di Varese e abbiamo deciso che la concessione dei documenti sarà stabilità insieme a lui e valutata caso per caso».
I richiedenti asilo hanno riportato agli altri ospiti della Barbara Melzi le parole del sindaco. La situazione all’esterno della struttura, dopo la prima protesta del mattino che ha portato all’occupazione della strada, è tornata alla normalità nel pomeriggio, con il rientro dei ragazzi.
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