Grazie alla legge Gadda sconto sulla Tari per chi dona cibo
Approvato il bilancio di previsione 2017 con una importante novità: il primo caso di attuazione della legge contro lo spreco di cibo in provincia
Il consiglio comunale di Castellanza ha approvato il primo bilancio di previsione della giunta Cerini. L’approvazione è arrivata dopo la mezzanotte di giovedì dopo un lungo e pacato dibattito. Ci si aspettava le scintille, che si erano viste nelle precedenti sedute, si è dovuto ricredere davanti agli interventi dell’opposizione che ha criticato il documento economico presentato dall’assessore al bilancio Claudio Caldiroli.
La novità più rilevante di quet’anno è l’introduzione dei criteri della legge 166 contro lo spreco alimentare (la cosiddetta legge Gadda dal nome della deputata fagnanese che l’ha presentata, ndr) approvata subito dopo Expo 2015 e che permette ai supermercati di ottenere sconti consistenti in base al cibo che viene donato.
Caldiroli ha annunciato l’introduzione di questo criterio in una città che ha numerosi supermercati di medie e grandi dimensioni sul proprio territorio: «La cifra da scontare si baserà su un coefficiente calcolato rapportando i chili di cibo donati alle associazioni che si occupano di contrastare la povertà e la superficie del supermercato – ha spiegato Caldiroli che poi ha fatto un esempio – un supermercato con una superficie di 1500 metri quadri arriverebbe a risparmiare 750 euro di Tari all’anno sulla parte variabile e invece di pagare un totale (parte fissa e parte variabile) di 8500 euro, potrebbe pagare solo 7.750 euro».
Uno sconto importante che potrebbe fare da apripista per iniziative simili in altri comuni. In provincia di Varese sarebbe il primo caso di applicazione della legge contro lo spreco di cibo. A ringraziare, in questo caso, è la Mensa del Padre Nostro di Castellanza che da anni svolge l’opera meritoria di recuperare il cibo ancora buono ai supermercati per distribuirlo ai bisognosi.
Il bilancio di previsione 2017 contiene anche alcuni aumenti come quello deciso per il trasporto pubblico locale con l’innalzamento della quota mensile da 10 a 15 euro per risanare, almeno in parte, un buco da 220 mila euro per il mancato arrivo di contributi regionali richiesti dalla precedente amministrazione: «Il costo del servizio è di 300 mila euro all’anno ma tra biglietti e sponsor arriviamo a 80 mila euro» – ha spiegato Caldiroli. Novità anche per quanto riguarda le entrate da multe la cui previsione è calata da 600 mila a 470 mila «perchè abbiamo deciso di mettere una previsione più realistica sull’incassato e non sulle multe staccate». Annunciato anche il blocco del turnover per i dipendenti che andranno in pensione.
Altro problema da affrontare è quello che riguarda gli affitti non pagati dagli inquilini delle case popolari dove esiste ancora una consistente sacca di morosi: «La Castellanza Servizi e Patrimonio dovrà recuperare 700 mila euro di affitti non pagati fino al 2014 – ha detto ancora Caldiroli – noi contiamo di migliorare sensibilmente questa situazione anche per rispetto a tutti i cittadini che fanno i salti mortali per pagare regolarmente un affitto privato».
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