Substrato chiude i battenti, l’ex libreria Veroni torna vuota
Ultimo giorni per lo spazio culturale di Via Robbioni, gestito dall'Associazione WGArt. "Da soli non ce la facciamo"
Substrato chiude i battenti. Lo spazio culturale gestito dall’Associazione WGArt.it ieri sera, lunedì 30 ottobre ha organizzato la festa di chiusura, per salutare tutti coloro che li hanno accompagnati in questi sei mesi di esperienza.
Oggi, nei locali di Via Robbioni, è giorno di trasloco. «Chiudiamo e ci dispiace. Questi mesi ci hanno permesso di vivere un’esperienza formativa dal punto di vista umano e professionale – spiegano i ragazzi dell’Associazione WGArt -. Il nostro intento era quello di creare un punto di aggregazione della città ma anche riqualificare uno spazio, lasciato vuoto, tramite attività culturali. Da sempre, l’obbiettivo della nostra associazione è questo».
WGArt infatti, è un’associazione culturale che nasce sul territorio con l’intento di riqualificare spazi urbani. Tanto che le prime attività sono state quelle legate alla street art e all’idea di creare un “museo a cielo aperto”: è questa realtà ad aver portato in città writers di fama nazionale e internazionale (tra cui i varesini Andrea Ravo Mattoni, quello del Caravaggio, Sea Creative, Luigi Vine Semeraro) che hanno lasciato alla città, gratuitamente, murales di grande valore.
In seguito nasce l’esperienza di Via Robbioni, dove i ragazzi dell’associazione intervengono per riqualificare uno spazio dismesso da anni. E così, quella che era la sede dell’ex libreria Veroni rinasce: «Volevamo un luogo dove fare mostre, incontri, presentazioni di libri, concerti e tanto altro. Un punto di ritrovo per i giovani e non solo».
Nel giro di qualche settimana Substrato raccoglie l’interesse di giovani e meno giovani. «Siamo rimasti sorpresi anche noi. In tanti ci hanno chiesto lo spazio e sono tante le realtà, anche associative, che lo hanno frequentato. Oggi però dobbiamo chiudere». I ragazzi non nascondono il rammarico, «speravamo in un supporto maggiore. L’amministrazione comunale ci ha aiutato molto a livello amministrativo ma non a livello economico, così come altre realtà del territorio».
Il loro contratto di comodato d’uso gratuito, con il proprietario del locale scade, «anche nel caso in cui dovesse essere rinnovato le spese di gestione sarebbero insostenibili. Soprattutto andando incontro all’inverno e alla necessità di riscaldare i locali».
Questa avventura quindi, si conclude ma l’Associazione WgArt assicura che continuerà a far parlare di sé: «I nostri progetti esterni al locale non si fermano. Abbiamo iniziato questo progetto con l’idea di rigenerare spazi utilizzando la cultura come tramite. Continueremo con il nostro obiettivo e chissà, magari troveremo un nuovo spazio da riqualificare».
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