Karina Bikbulatova vince il Premio Riccardo Prina 2018
L’artista ha conquistato il parere della giuria con l’opera “Due parallele”
Il vincitore della ottava edizione del Premio Riccardo Prina è Karina Bikbulatova con l’opera “Due parallele”.
L’artista ha conquistato il parere della giuria presieduta da Mauro Gervasini critico cinematografico, e composta da Marina Ballo Charmet fotografa e video artista, Edoardo Bonaspetti curatore e direttore Mousse, Rudi Bianchi collezionista fotografico e fotografo, Riccardo Blumer architetto e designer, Francesca Damiani Prina, Carla De Albertis imprenditrice e socia Amici della Triennale, Marco Introini architetto e fotografo, Bambi Lazzati direttrice Premio Chiara, Denise Sardo curatrice, Elisabetta Sgarbi regista, fondatrice de La Nave di Teseo e direttrice de La Milanesiana, Emma Zanella direttrice Museo MAGA Gallarate.
Lo scatto fotografico è stato premiato con la seguente motivazione: “La giovane artista, quasi ribaltando l’evidenza geometrica colta dalla macchina fotografica, racconta come nella geografia del luogo, o forse nella sue metafisica, due parallele possano incontrarsi, incrociarsi, fondersi. Capita se non sono “rette” ma corpi. Alle due sorelle protagoniste del trittico di scatti, e al loro gioco, il Premio Riccardo Prina 2018.”
Karina Bikbulatova (1995, Firenze) si aggiudica il montepremi di 800 euro offerti dalla famiglia Prina e la possibilità di realizzare una mostra personale presso il Museo MAGA di Gallarate nella primavera del 2019.
Il premio fotografico è organizzato dal Premio Chiara in collaborazione con l’Associazione Amici di Riccardo Prina in memoria dell’illustre critico fotografico e giornalista varesino (1969-2010).
Si aggiudica la “Menzione della giuria” Maria Cristina De Paola con l’opera Human Landscapes “Per essere riuscita, con sguardo originale, a cogliere l’afflato vitale che riempie luoghi vuoti e solo in apparenza desolati, facendo fremere nature che si vorrebbero morte e non lo sono.”
La “Menzione degli Amici di Riccardo Prina” è stata invece assegnata a Luana Rigolli per “ Linosa” poiché “Ribalta la prospettiva, sposta il fuoco, disorienta. Non i migranti e le loro destinazioni, ma i luoghi abbandonati e l’umanità residua. Racconta una storia struggente con sguardo delicato, dà voce a scorci malinconici e personaggi solitari che dicono di un passato che non c’è più.”
Tutte le opere finaliste sono esposte alla Galleria Ghiggini 1822 di Varese (via Albuzzi 17) sino al prossimo 28 ottobre, negli orari di apertura (da martedì a sabato 10-12.30/16-19).
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