Competenza, amore e famiglia: i capisaldi della società ideale
Gli studenti del secondo anno del Corso di Scienze della Comunicazione dell'Insubria hanno presentato i risultati di un sondaggio condotto tra 1029 persone
Oltre mille interviste, per lo più ad amici e conoscenti, in prevalenza donne, descrivono uno spaccato sul senso di felicità che si vive oggi.
I risultati sono stati presentati questa mattina dal professor Franz Foti che ha diretto gli studenti del secondo anno di Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria: « La premessa su cui si fonda questo progetto sono i profondi cambiamenti avvenuti nella società degli ultimi anni. Due indagini simili erano già state condotte da questo stesso corso di laurea nel 2014 e 2016». Per tre mesi, i ragazzi hanno distribuito, raccolto e elaborato i dati.
Il campione coinvolto è soprattutto giovane ( 60% under 35 anni) e solo il 6% è over 60 anni. Il sondaggio ha riguardato un’area territoriale circoscritta tra Varesotto, Monza e Brianza e area Nord di Milano.
Le domande hanno scandagliato la quotidianità tra certezze e paure, affetti e impegni.
Il campione intervistato si è espresso sui fondamenti della società che sono famiglia e amore mentre i pericoli da temere riguardano ignoranza, sfruttamento del lavoro e tradimento della fiducia. I danni esistenziali sono collegati a ipocrisia, falso buonismo ed egoismo.
Attraverso il sondaggio distribuito on line, i ragazzi hanno cercato di fare luce sui punti di forza della loro società ideale che sono istruzione, solidarietà, merito e promozione dell’arte e della cultura.
Il campione coinvolto è rappresentato soprattutto da lavoratori dipendenti e studenti, soprattutto diplomati ( 55%) e laureati (27%). Nella loro visione, gli italiani si lasciano influenzare facilmente dai mezzi di informazione di cui lamentano, però, soprattutto la propensione alla manipolazione della verità e documentazioni superficiali e banali.
Nella loro società ideale del futuro il valori da tutelare sarà soprattutto la competenza a cui seguono gli ideali di libertà, lealtà, solidarietà, umiltà e tolleranza, ma anche la trasparenza. Decisamente meno sentita è l’attenzione verso le generazioni future considerato un bene da difendere solo da 257 intervistati.
« Da questo campione, composto prevalentemente da diplomati e laureati – ha commentato Giulio Facchetti presidente del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione – si configura una dimensione esistenziale legata a tradizioni e orientata verso il superamento di condizioni di sofferenza sociale. È in questo quadro che vengono valorizzati la dignità della persona e i principi indispensabili per un futuro sostenibile, rispettoso dell’ambiente e all’insegna dell’arte della cultura e della competenza».
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