Torna il medico a Calcinate del Pesce: la soddisfazione del consigliere Pepe
Il consigliere democratico Alessandro Pepe e quello regionale Samuele Astuti ringraziano il nuovo medico che si è reso disponibile a tenere l'ambulatorio e il servizio alla popolazione
«Siamo molto soddisfatti per l’arrivo del medico di base nel quartiere di Calcinate del Pesce: abbiamo dato ai cittadini una risposta concreta e rapida. Abbiamo messo al centro la salute delle persone evitando qualsiasi tipo di polemica». Questi i primi commenti del Pd, in una nota congiunta firmata dal consigliere regionale Samuele Astuti e dall’esponente di Palazzo Estense Alessandro Pepe sulla vicenda del medico di base a Calcinate del Pesce.
«Sono stato contattato a metà giugno da alcuni cittadini di Calcinate del Pesce – esordisce il consigliere comunale Alessandro Pepe –; i quali mi hanno comunicato di aver ricevuto una lettera in cui si informava la cessazione di attività da parte del medico di base del quartiere. Dalle loro parole ho percepito una forte preoccupazione: la perdita di tale presidio sarebbe stata un problema per l’intero rione, ma soprattutto per le persone anziane con problemi di mobilità».
«Con Davide Galimberti – argomenta l’esponente dem. – ci siamo subito messi al lavoro per risolvere la questione, pur non essendo di stretta competenza comunale. La richiesta di sensibilizzazione inviata all’Ats Insubria e l’appello sulla stampa fatti dal Sindaco ci hanno permesso – giovedì 18 giugno – di incontrare un professionista, il dott. Minà che ha manifestato l’interesse per venire a lavorare nel rione. Come amministrazione abbiamo deciso di organizzare anche uno sportello temporaneo nel quartiere per aiutare i cittadini – soprattutto le persone anziane – nel cambio del medico. Il riscontro è stato assolutamente positivo: tanti residenti hanno partecipato all’iniziativa e molti ci hanno ringraziato per la positiva soluzione della vicenda».
«L’intervento del Comune è stato provvidenziale – argomenta il consigliere regionale Samuele Astuti – e ha evidenziato lo scarso interesse da parte degli amministratori di Regione Lombardia nei confronti della medicina di territorio. La situazione si è sbloccata grazie all’intervento di Palazzo Estense e non con la passerella propagandistica organizzata da qualche esponente del Pirellone che ricopre un ruolo di rilievo nella gestione della sanità lombarda (presidente della commissione sanità). Chi ricopre questo tipo di incarico, avrebbe potuto e dovuto incidere di più sulla vicenda. Ancora una volta, invece, dobbiamo constatare che per alcuni politici sono più importanti le logiche di partito rispetto alla collaborazione istituzionale; anche quando si parla di salute dei cittadini».
«Spiace constatare – attaccano gli esponenti Pd – come la Lega non ha perso occasione per delegittimare il rivale politico di turno solo ai fini propagandistici. Personalmente riteniamo che le istituzioni debbano fare sistema e non farsi la guerra, soprattutto quando si parla di salute pubblica. Con la recente pandemia Covid19 abbiamo capito l’importanza della medicina di base: chi amministra deve fare proposte per potenziare questo settore. Non bieca speculazione politica. Noi una proposta l’abbiamo presentata: destinare le scuole dismesse a poli di medicina territoriale. Attendiamo quelle degli altri».
«Vorremmo infine ringraziare – concludono i due consiglieri – tutti gli attori coinvolti in questa bella azione di sistema: l’amministrazione comunale, con il sindaco Galimberti, l’Ats Insubria e il dott. Minà hanno collaborato in modo proficuo per salvare un importante presidio di medicina territoriale».
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