Lettera di una mamma perseguitata: “Grazie a chi mi ha aiutato”
L’ha scritta la mamma citata nell'articolo sull'arresto per il reato di atti persecutori, commessi da un 40enne ai danni della sorella e della nipote, figlia 15enne della persona che ci ha contattati

Una lettera per ringraziare chi, in un momento di paura, emergenza e difficoltà, è riuscito a capire la situazione e avvertire le autorità.
L’ha scritta la mamma citata nell’articolo sull’arresto per il reato di atti persecutori, commessi da un 40enne ai danni della sorella e della nipote, figlia 15enne della persona che ci ha contattati.
Quarantenne arrestato per atti persecutori mentre aspettava la nipote fuori da scuola
«Vorrei ringraziare il reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale del Ponte, tutti loro, per averci accolto, aiutati, sostenuti e seguiti in questo periodo difficilissimo: un grazie per la loro professionalità, disponibilità e umanità – scrive la mamma, di cui per ovvi motivi non riveleremo nome e generalità -. Vorrei ringraziare gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Varese che ci hanno tanto aiutato e che ci hanno fatto sentire di non essere soli in questo periodo di paura, sempre disponibili, con grande professionalità e stimabile umanità ed attenzione per i bambini. Ed infine vorrei ringraziare la scuola Maria Ausiliatrice che ha compreso subito il “problema” dando gentilmente aiuto, sostegno e disponibilità a me e ai ragazzi: grazie per l’efficienza e l’attenzione per gli ingressi e le uscite dei miei bambini».
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