Milano
Tangenti nella sanità lombarda, prime ammissioni
L’ex direttore della Padania Leonardo Boriani avrebbe ammesso di aver preso 5 mila euro, ma per esigenze personali: il suo legale respinge l’accusa di corruzione. Intanto proseguono le indagini
L’ex direttore della Padania Leonardo Boriani avrebbe ammesso di aver preso 5 mila euro, ma per esigenze personali: il suo legale respinge l’accusa di corruzione. Intanto proseguono le indagini
Maroni prende le distanze: “La Lega non c’entra nulla”, mentre Beppegrillo dal suo blog attacca i partiti: “Stanno spolpando le società e lottizzando le aziende”
Secondo Ennio Amodio, difensore del presidente di Finmeccanica, si tratta di un “provvedimento irragionevole dopo due anni di indagini che non hanno portato la prova di vantaggi personali e di terzi”
Sarebbero indagati il senatore Tomassini, il dg della sanità lombarda Carlo Lucchina, l’imprenditore Sandro Polita. Perquisizione a Varese anche negli uffici dell’ex assessore Dc De Feo
Il sostituto procuratore (che fa le veci del procuratore) Roberta Colangelo conferma la notizia e attende l’arrivo del corposo fascicolo nei prossimi giorni
Così dichiara Mario Mantovani, coordinatore regionale lombardo del Popolo della Libertà.
Il proprietario delle cave Rossetti è stato ascoltato dal pm che indaga sulle rivelazioni dell’architetto Michele Ugliola e che coinvolge anche il presidente del consiglio regionale Davide Boni in merito all’incarico per l’impianto per lo smaltimento dell’amianto
E’ il presidente del consiglio regionale e secondo le accuse avrebbe favorito un imprenditore nel pgt di Cassano D’Adda quando era assessore regionale al territorio. La difesa: “Sono totalmente estraneo ai fatti”
L’indagine della Procura di Busto Arsizio inizia nel 2005, dalla trasmissione di un fascicolo dalla Procura di Verbania dove il costruttore Paggiaro racconta l’ampio sistema di tangenti pagate per costruire il suo impero
Il processo è in corso nell’aula del tribunale di Busto Arsizio. La richiesta arriva nell’ambito del procedimento relativo alle presunte tangenti pagate dal costruttore Leonida Paggiaro tra il 2003 e il 2005
Uno dei due imputati, accusato di aver intascato tangenti insieme a Caianiello, si difende: “Era disperato perchè la famiglia lo aveva spodestato dalle sue società e voleva vendicarsi bloccando Esselunga. Io rifiutai”
Interrogati dalla procura di Busto Arsizio, Magda Cogliati e l’assessore Fabio Ponti negano di essere stati a conoscenza della trattativa con la ditta Rialti. Nei prossimi giorni toccherà all’ex sindaco Vittorio Ponti

Il presidente della provincia risponde alla madre che con la figlia disabile in carrozzina non ha potuto accedere all’area giochi appena rinnovata
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