Due artiste a castello

Antonella Rabolini e Giovanna Tagini in mostra

Il castello si rispecchia nelle bellezze artistiche esposte nella nuova sensazionale mostra promossa dalla Pro Loco di Fagnano Olona, che raccontano spaccati di vita vissuta tra hobby e passatempi d’autore.
Riflessi d’arte allo specchio” è il titolo della variopinta esposizione che fin dalla sua inaugurazione avvenuta lo scorso fine settimana ha attirato tante presenze anche da fuori paese. Questa nuova mostra d’arte è stata allestita e mette in vetrina i capolavori realizzate da due artiste, Antonella Rabolini in veste mosaicista e Giovanna Tagini, affermata pittrice, entrambe insegnanti ed amanti dell’arte, che creano per piacere ma soprattutto per passione, opere d’arte che a Fagnano si compenetrano in un divertente gioco di riflessi
“Tutto parte dalla materia frantumata e riassemblata” spiega la professoressa Antonella Rabolini, triestina di origine e residente a Busto, si diverte a sminuzzare la materia e a ridarle nuova forma da una quindicina d’anni circa.
Il suo riassemblaggio si concretizza in mosaici che ha imparato a realizzare dalla zia utilizzando vetri, sassi, legni, pezzi inutilizzati, recuperati in ogni dove, sono l’oggetto dei suoi desideri.
I colori rendono queste preziose opere esposte a volte luccicanti, a volte molto variopinti, altre monocolore e molto eleganti con un ampia gamma di sfumature che vanno dall’ocra alle cromie sgargianti si sprigionano dalle superfici fredde dei suoi mosaici, realizzati per gioco o su commissione di studi di architetti.
Ma in "Peregrinatio anima reversi", titolo di fascinoso mosaico creato con specchi, in collaborazione con il marito architetto, non è tanto il colore a sprigionarsi, quanto la materia stessa dove un viso mosaicato emerge con forza dal fondo frantumando la superficie.
E in questa come in altre opere il gioco e l’arte si ampliano, perché basta fermarsi in un angolo che si vede dal mix di quadri e specchi una nuova intrigante prospettiva con orizzonti e sensazioni emozionanti, dato che in essi si riflettono le opere di Giovanna Tagini.
Acrilici realisti e iper realisti sono le tele che la pittrice legnanese di nascita Giovanna Tagini, in arte Vanna ha esibito nella sala del camino della Pro Loco perché si specchino nei mosaici della Rabolini, creando una moltiplicazione e proiezione surreale dell’arte nell’arte.
La pittrice, in realtà insegnante in una scuola elementare di Busto Arsizio, dipinge da più di dieci anni e vanta un curriculum di esposizioni in diverse città d’Italia, ultima delle quali nella sezione "Gli invisibili ed altri eroi" della Biennale d’Arte Contemporanea di Lecce, dove Vanna ha presentato delle opere di notevole spessore tematico e tecnico.
Un percorso artistico, quello della Tagini, oggi affermata artista, è stato segnato dai mutamenti tematici e tecnici ben evidenziati dalla natura morta al paesaggio al sociale, dal pastello al gessetto cretoso, dall’acquarello sino all’acrilico che predilige per la sua forza e pienezza e allo stesso tempo per la sua precisione e delicatezza.
Ed è proprio con l’acrilico che affronta al meglio i temi sociali, riuscendo a sconfinare in un Iperrealismo che ne eleva il livello qualitativo.
Grandiosa e fantasiosa tipica laboriosità lombarda da una parte, attaccamento alla vita dall’altra che riflette la meraviglia di soggetti e paesaggi dipinti nei quadri di Vanna Tagini.

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Pubblicato il 21 Marzo 2009
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