La Turchia chiama le pmi varesine
Al workshop di Confapi e Insubria Export tutte le opportunità di business con un Paese in grande crescita. Invito a una fiera di Istanbul
Una opportunità da non sottovalutare a favore delle Pmi del territorio che possono trovare occasioni di business lavorando con la Turchia, paese che cresce con dati importanti e che si dice pronto ad accogliere le imprese del Varesotto.
Le opportunità di questo sono state prese in considerazione da Confapi Varese e dal Consorzio Insubria export, soggetti che si propongono aiutare le aziende nell’internazionalizzazione.
Ospiti del workshop l’addetto commerciale del consolato generale di Turchia a Milano, Cumhur Isbirakmaz, e Angelo Iaselli dell’Ispat (Investment Support and Promotion Agency of Turkey), che hanno illustrato i motivi per cui la Turchia può essere considerata come meta privilegiata dove ottenere risultati importanti. (In foto, da sinistra, Iaselli, Isbirakmaz e Colombo)
Da considerare che la Turchia è oggi la sedicesima potenza economica mondiale e la sesta in Europa, ha un mercato adatto alle pmi e rappresenta uno dei più stabili governi dell’area orientale.
Attualmente è uno dei mercati più forti nella produzione di vetro lineare, cemento, ferro e acciaio, gioielleria, costruzioni di televisori, navi, grandi yacht, televisori e abbigliamento. Inoltre, ha un basso costo di produzione e un mercato potenziale molto vasto.
«È la nuova terra delle opportunità – ha spiegato Cumhur Isbirakmaz -. Si tratta del Paese più potente della zona e nonostante la crisi mondiale contiamo di crescere di un ulteriore 8% nell’arco del 2011. Da noi le imprese del Varesotto possono investire, produrre e poi esportare anche verso le repubbliche turco-russe e il medioriente. Il nostro consolato offre sostegno burocratico in modo che gli investimenti siano realizzati in breve tempo».
Per Iaselli dell’Ispat la Turchia rappresenta un «grande Paese di 70 milioni di abitanti che nel 2010 ha fatto registrare un Pil del 7,5%. Noi come Ispat aiutiamo gratuitamente le imprese a fare business nell’area. La cosa fondamentale è la possibilità di produrre a "costi turchi", quindi bassi, e con ottima qualità. Ad oggi le imprese che hanno scelto questa strada sono più di 800, ovviamente escludendo quelle che fanno solo import-export».
A fare gli onori di casa il presidente di Confapi Varese Franco Colombo che ha così commentato: «La Turchia possiede una notevole forza economica. Si tratta di una grande opportunità, perché nel 2010 il mercato interno ha fatturato 180 miliardi di dollari. Le opportunità di crescere e di internazionalizzare, per le imprese varesine, sono notevoli».
Colombo sottolinea anche l’iniziativa che a breve coinvolgerà "Varese Meccanica Produce", consorzio che riunisce le pmi del settore:"Dall’1 al 5 marzo siamo stati invitati dalla presidenza del Consiglio dei ministri turco ad una fiera, a Istanbul, sui macchinari, le tubazioni e la componentistica meccanica necessaria alla produzione di gasdotti e oleodotti. Qui i nostri imprenditori saranno ospiti (a carico solo le spese di viaggio, n.d.r.) e potranno fare conoscere la loro preparazione nel settore".
Un primo passo che per una collaborazione vicendevolmente proficua.
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