Maxi impianto fotovoltaico in un campo agricolo di Tradate
Le strutture in cemento armato che sosterranno i pannelli sono state “appoggiate” su un terreno di oltre 37mila metri quadri. Produrrà più di 1 milione e 100mila kw/h in un anno
Un altro maxi impianto fotovoltaico a Tradate. Questa volta non sul tetto di una ditta, come avvenuto in passato sempre in città, ma in un campo agricolo vicino alla zona industriale. Il super impianto è realizzato da un privato tradatese che venderà in toto all’Enel l’energia elettrica prodotta.
Questa “centrale” di energia pulita si estende su un terreno di circa 37.800 metri quadri e ha come massima capacità di produzione un picco di quasi 1.000 Kw, per la precisione 994,56 Kw, il massimo consentito dalla legge per una singola struttura di produzione. I pannelli solari installati saranno 3.552, ognuno da 280 Vat, e si estenderanno su una superficie totale di quasi 7.000 metri quadri.
Il committente delle opere è la Se.Am. srl di Tradate, nata appositamente per gestire l’impianto, collegata a noti imprenditori tradatesi. Il progetto è curato dallo studio associato, anche questo tradatese, AP Progetti, che è anche direttore lavori del cantiere.
I lavori sono iniziati da pochi giorni, ma sulla via Monte San Michele, dopo la zona industriale, al confine tra Tradate e Cairate, è ben visibile il campo dove sono già stati installati i prefabbricati in cemento armato che sosterranno le numerose file di pannelli. Un visione che porta i tanti automobilisti che passano ogni giorno su quella strada a rallentare per capire di cosa si tratti.
La pratica edilizia andava avanti già da un anno ed è stata supervisionata dalla Provincia di Varese, oltre a essere seguita dal Comune di Tradate. I lavori dovrebbero terminare entro la metà di luglio e la produzione di energia pulita dovrebbe avvenire già in autunno. Si calcola che questo impianto potrebbe arrivare a produrre in un anno 1 milione e 100mila Kw/h.
La possibilità di realizzare l’impianto su un terreno agricolo è fattibile proprio perchè non viene costruito quasi nulla, soltanto una cabina elettrica per lo scambio di energia con Enel. Tutti i pannelli, insieme a quello che li sostiene, vengono “appoggiati” al terreno. La convenzione per la produzione di energia, nell’autorizzazione unica stipulata con la Provincia, prevede una durata di circa 25 anni e nel caso di dismissione, il campo agricolo deve essere riportato nelle condizioni in cui si trovava prima di questo utilizzo.
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