Uva, gli avvocati degli agenti: “Li difenderemo gratis”

I team legali si preparano allo scontro in aula: la difesa si rivolge a polizia e carabinieri, la parte civile di Lucia Uva si reca dal procuratore e spiega: "La testimone tv è credibile"

Affilano le armi, in vista dell’udienza preliminare, gli avvocati che sulle diverse barricate si apprestano ad affrontare il processo per la morte di Giuseppe Uva. Questa mattina l’avvocato ferrarese Fabio Anselmo e il collega varesino Fabio Ambrosetti si sono recati in tribunale.

IL TEAM LEGALE DELLE SORELLE UVA (PARTI CIVILI)
I legali di Lucia Uva (FOTO),
sorella di Giuseppe, hanno avuto un colloquio di circa 30 minuti con il procuratore facente funzione, Felice Isnardi. Al termine, il collegio difensivo che più ha lottato per la riapertura del processo, ha rilasciato delle dichiarazioni: «Siamo soddisfatti del colloquio – osservano i due legali – ma non possiamo rivelarne il contenuto». Anselmo e Ambrosetti hanno inoltre dichiarato di ritenere interessante la testimonianza emersa durante la trasmissione “Chi l’ha visto?” di una donna che, in forma anonima, afferma di aver assistito, quella notte in ospedale, a una scena in cui degli agenti avrebbero portato Uva Giuseppe in uno stanzino e affermato, davanti a tutti, che gli avrebbero dato una «menata di botte». Gli avvocati Anselmo e Ambrosetti hanno infine affermato che, in futuro, non escludono di avviare una causa civile contro il pm Agostino Abate. 

IL TEAM LEGALE DI GENITORI E FRATELLO UVA (PARTI CIVILI)
La donna sembra che anche in passato si fosse fatta avanti.
Un altro avvocato, Fabio Matera, che rappresenta il secondo gruppo di parti civili (genitori di Giuseppe Uva e fratello) aveva ricevuto, tempo fa, una segnalazione di questo tipo; il legale ha però spiegato, oggi, che in questi sei anni le segnalazioni di persone che affermavano di sapere com’era andata quella notte erano state moltissime. La donna, segnalata da terzi, non aveva mai voluto fornire il suo nome, dunque era solo una delle tante voci che si sono rincorse a margine della vicenda, praticamente inutilizzabile.

IL TEAM LEGALE DI POLIZIA E CARABINIERI (DIFESA)
Arriva invece una novità dal terzo drappello di avvocati: i difensori delle forze dell’ordine. I legali degli otto indagati per omicidio preterintenzionale lavoreranno gratis.
Lo afferma Luca Marsico, il legale che fin dall’inizio ha tutelato i 2 carabinieri e i 6 poliziotti coinvolti: «Anche a nome dei colleghi Porciani e Mancini – spiega l’avvocato – comunico che come difensori dei carabinieri e poliziotti coinvolti nel caso Uva non intendiamo chiedere alcunché ai nostri assistiti. Presenteremo la nostra parcella al ministero una volta ottenuta l’assoluzione. Ringraziamo comunque le sigle sindacali e i colleghi degli agenti che si erano prodigati aprendo la raccolta fondi». La legge consente ai dipendenti della pubblica amministrazione, in caso di assoluzione definitiva da procedimenti aperti per fatti accaduti durante il servizio, di ottenere il pagamento delle spese legali.  

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Pubblicato il 02 Aprile 2014
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