L’andamento dell’ospedale è causato da cattiva organizzazione

Il consigliere PD Mirabelli replica al direttore dell'azienda ospedaliera che ha difeso in consiglio l'attività del Circolo e ribadisce la mancanza di posti letto

Ringrazio il sindaco Fontana e il dott. Bravi per la risposta alla mia interrogazione.

Tuttavia, da profano, continuo a pensare che il collasso permanente del Pronto Soccorso non possa essere semplicemente attribuito alla cattiva educazione dei cittadini, ai quali si pretenderebbe di fare carico della inadeguatezza degli accessi, o al territorio che non funziona ma anche, molto probabilmente, ad una cattiva organizzazione.

E’ evidente, del resto, come trincerarsi dietro la scusa dell’emergenza per giustificare ancora questa situazione, otto anni dopo l’apertura del nuovo monoblocco, sia abbastanza imbarazzante.

E poco conforta sapere che  la situazione del nostro Pronto Soccorso è comune a tutta la Lombardia, a tutta l’Italia, a tutta l’Europa, a tutto il mondo e forse anche a tutto l’universo.

Noi varesini abbiamo sempre amato il nostro Ospedale e lo amiamo ancora, come testimoniano i lasciti e le donazioni piuttosto generose che ad esso continuano ad arrivare. E abbiamo rispetto per chi ci lavora quotidianamente. Soprattutto per chi, trovandosi in prima linea, al Pronto Soccorso, è costretto a lavorare in condizioni davvero difficili se non estreme. Ma non possiamo che ricordare, con nostalgia, il vecchio Pronto Soccorso diretto dal dott. Ermanno Montoli, il quale aveva una dimensione più umana e funzionava meglio. E crediamo che, per la nostra storia e per le imposte salate che paghiamo, abbiamo voce in capitolo, per esigere, anche oggi, il nostro diritto alla salute, tramite un servizio funzionale ed efficiente.

Per questo, non vogliamo più sentire scuse e promesse da parte degli strateghi della sanità lombarda, a partire dal presidente della Regione Lombardia per arrivare al presidente del Consiglio regionale e al presidente della Commissione Sanità regionale che sono tutti di Varese, i quali in questi anni, si sono disinteressati della sanità varesina e del suo declino, contribuendo, anzi, con la loro gestione, a creare ulteriori problemi che ricadono sul nostro territorio, salvo risvegliarsi, improvvisamente, dal letargo solo qualche giorno fa, con la presentazione della miracolosa ricetta, per “guarire” il Pronto Soccorso.  Troppe scuse e troppe promesse abbiamo dovuto sentire in passato per non pensare che anche questa ultima trovata possa rivelarsi, tra qualche mese, l’ennesima presa in giro.

Basta con il gioco delle tre tavolette!

Che ci azzecca il fatto che i posti letto dell’Ospedale di Circolo andrebbero sommati a quelli dell’Ospedale Del Ponte che è destinato a diventare un Polo materno-infantile di eccellenza ?

E’ giusto che l’Ospedale di Circolo continui ad  avere un numero di posti letto di 649 unità quando deve servire non solo gli 80.000 abitanti di Varese ma anche quelli di tutti gli altri Comuni del comprensorio?

E’ normale che, se la norma nazionale in materia di posti letto dice che, per ogni mille abitanti, occorrono 3,7 posti letto, a Varese, il tasso sia di 2,5,? Questo problema non dovrebbe essere segnalato come essenziale alla Regione Lombardia?

Visto che la normativa in vigore, prevede la creazione di reparti per subacuti, per riservare i posti letto “normali” alle situazioni critiche e complesse, bene l’apertura anche a Varese di 40 nuovi posti letto per subacuti annunciata dal presidente Maroni, ma con quale personale medico, infermieristico e tecnico?

Dato che la stragrande maggioranza dei codici che arriva, ogni anno, al Pronto Soccorso è bianca o verde, ciò non potrebbe significare, per caso, che le persone comprese tra una fascia di età tra i 14 e i 65 anni, le quali, recandosi dallo specialista della ASL pagherebbero un ticket di 60 euro, preferiscono recarsi al Pronto Soccorso, dove pagano un ticket di 25 euro?

Considerato che gli Ospedali ricevono dei rimborsi, in base al DRG, per ogni prestazione erogata, che sono di minore o maggiore entità a seconda che si tratti di pazienti del Pronto Soccorso o di ricoverati, è possibile conoscere i meccanismi di rimborso del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo Fondazione Macchi? Quanti sono, in  particolare, i pazienti che entrano la mattina al Pronto Soccorso e, dopo la mezzanotte, vengono considerati ricoverati?

Poiché mi risulta che, nell’autunno 2013, sia stata fatta un’ispezione al Pronto Soccorso da parte dei NAS, come mai, per quindici giorni, i posti letto nei reparti (cardiologia, medicina, geriatria, ecc.) sono, improvvisamente, comparsi? Perché sembra esserci una così vistosa discrepanza tra la routine di tutto l’anno e quel periodo felice di quindici giorni?

Fabrizio Mirabelli

Capogruppo PD Varese

di
Pubblicato il 02 Marzo 2015
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