“Tutti per uno uno per tutti” va in rete la solidarietà alimentare
Un progetto di collaborazione per razionalizzare la distribuzione del cibo ai poveri: è questa l'anima del progetto portato avanti da Nonsolopane, Caritas e Croce Rossa
Un progetto di collaborazione tra volontari che si occupano dei poveri per razionalizzare, in particolare, la distribuzione del cibo: è questa l’anima del progetto “Tutti per uno, uno per tutti: condividere per aiutare”, pensato e realizzato nell’ambito del sostegno alla comunità per creare una rete sociale che ottimizzi le (poche) risorse disponibili tra le varie associazioni che aiutano a vario titolo i poveri, con attenzione particolare alla distribuzione di generi alimentari e al loro reperimento.
Il progetto è stato presentato nella mattina del presidente del BancoNonsolopane, Andrea Benzoni, dell’assessore a Famiglia e Persona del Comune di Varese Enrico Angelini, del referente Caritas Varese Don Marco Casale con Gregorio Navarro e del presidente della Croce Rossa Italiana di Varese Angelo Bianchi
Per arrivare a questo scopo la rete formata da Banco di solidarietà alimentare “Nonsolopane”, Caritas varesina e Croce Rossa hanno portato avanti un progetto di alfabetizzazione informatica dei volontari e di formazione all’ascolto, per metterli in grado di operare con le nuove tecnologie e rispondere con competenza e professionalità alle crescenti richieste di aiuto.
Le tre realtà hanno a disposizione un sito non aperto al pubblico, per interagire e coordinare i movimenti: e lo strumento creato ha dato i primi interessanti risultati nel primo anno di attività. Risultati ottenuti dopo l’ attivazione del Progetto sono, innanzitutto, accesso e reperibilità di informazioni costantemente aggiornate per aiutare le persone indigenti. 715 in città sono le famiglie attive, 587 delle quali “in carico” a Nonsolopane, 56 alla Croce Rossa e 72 alla Caritas Varesina.
La collaborazione tra i partners, “nel rispetto della propria specificità” ha fatto innanzitutto evidenziare che 20 famiglie percepivano il pacco di generi alimentari da più di ente e sono state conseguentemente “educate all’aiuto” e non all’assistenza: un importante punto di partenza per rendere efficiente il tutto, far crescere la professionalità dei volontari e la stima reciproca tra i partners.
«Il tutto, mettendo sempre al centro la dignità della persona» hanno precisato le realtà coinvolte.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.