“Svegliati Italia”: anche Varese in piazza per i diritti
In piazza Monte Grappa tanti giovani e famiglie con bambini per chiedere una legislazione sulle unioni civili e i diritti delle coppie omosessuali
Varese non ha voluto mancare all’appuntamento con “Svegliati Italia”, la grande manifestazione nazionale che oggi ha visto scendere in piazza in 98 città italiane centinaia di migliaia di persone per i diritti civili delle coppie omosessuali, ma non solo.
In piazza Monte Grappa il Comitato organizzatore Insubria LGBT è riuscito a dare vita ad una bella manifestazione, con tanti giovani, bandiere e cuori colorati, allegri travestimenti e un piccolo flash mob per “svegliare la città”.
“Non è possibile che l’Italia sia l’ultima in Europa a non avere ancora una legislazione sulle unioni civili e un riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso – hanno spiegato gli organizzatori – Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà e di legiferare al più presto perché non ci siano più discriminazioni e perché a tutti i cittadini, qualunque sia il loro orientamento sessuale, vengano riconosciuti gli stessi diritti”.
Tanti i giovani, ma anche le famiglie con bambini: “E’ giusto essere qui – dice Eleonora Lega, emiliana ma dottoranda all’Università dell’Insubria – Facciamo vedere che c’è una Varese diversa, che si apre e che è matura per una società più civile e più giusta, che sappia riconoscere gli stessi diritti a tutti i cittadini”.
“Non ha importanza che io sia eterosessuale o omosessuale, non è per questo che sono qui – dice Denis del Comitato Varese C’è – Sono qui oggi perché è giusto battersi per i diritti di tutti”.
“Come slogan per questa manifestazione ci vedrei “Un diritto in più a qualcuno non toglie niente a nessuno” – dice Giuseppe Musolino del comitato “Un’altra storia” – Questa è una piccola manifestazione confronto alla gente che è scesa in piazza in altre città, ma per Varese è già molto, e speriamo che sia il punto di partenza per tante altre iniziative sul tema dei diritti”.
Tra gli oratori anche Alessandro Franzetti, già presidente del Consiglio comunale di Luino: “E’ vergognoso davvero che l’Italia sia rimasta l’unica nazione europea a non avere ancora una legislazione moderna su questo tema. Prendiamo esempio dalla Francia, dalla Spagna, dal Canada. Trovo vergognosa anche l’iniziativa di Maroni di usare il Palazzo della Regione Lombardia per inneggiare al “Family Day“. Il Pirellone è di tutti e io dico “non in mio nome”.
Presente in piazza Monte Grappa anche il segretario regionale del Pd, il varesino Alessandro Alfieri.
La manifestazione si è chiusa con un flash mob, un piccolo concerto di suonerie del cellulare per dare la sveglia sui diritti anche alla Città Giardino.
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Sono passato in auto e purtroppo devo dire che non c’era molto gente.
La popolazione è rimasta a casa dopo l’ennesimo “avvertimento mafioso” dello stato del vaticano.
Bellissimo pomeriggio. Orgoglioso di aver fatto parte di questa piazza