Tenta il furto della bici ma lo arrestano per evasione

Doveva stare ai domiciliari per il reato di spaccio, ma in realtà ha perso i documenti nel giardino di una donna mentre stava tentando di rubare una bicicletta.

Ha i contorni di un racconto dell’incredibile quello accaduto ad un ventunenne di origini albanesi che secondo la polizia di Varese era implicato in un giro di piccolo spaccio ai danni di ragazzini del centro.

Infatti il giovane è stato individuato la sera di Sant’Antonio con in tasca alcune dosi di hascisc e contanti divisi in rotolini da 50.

Gli agenti dell’antidroga si accorgono della sua presenza tra la folla in piazza per il falò, lo seguono fino a piazza San Vittore dove incontra alcuni giovani clienti: tre ragazzini classe 2000 e 2002; qui gli agenti aspettano che il pusher se ne vada, verificano che i tre abbiano addosso il fumo e poi si precipitano a fermare l’accusato dello spaccio.

Il ventunenne è risultato aver con sè circa 200 euro e quattro sacchetti da 20 grammi l’uno di hascisc ma, complice il caos per i festeggiamenti, riesce a dileguarsi.

Gli agenti lo rintracciano per strada a Varese i mattino seguente: viene arrestato in “quasi flagranza” e sottoposto agli arresti domiciliari.
I giovanissimi vengono segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti.

Ma non finisce qui.

Ieri sera infatti – siamo al 19 gennaio, due giorni dopo l’arresto – una donna informa la polizia che un giovane si era introdotto nel suo giardino per tentare il furto della bici, perdendo però i documenti.

Gli agenti in serata si sono presentati a casa del ventunenne trovandolo trafelato; si è giustificato dicendo che la bici gli sarebbe servita per rincasare dopo essere stato chiamato dai carabinieri per la notifica del verbale di arresti domiciliari.
Per lui si sono spalancate le porte del carcere.